Minacce con l’ascia e botte alla moglie, 40enne albanese assolto dalle accuse

08 Giugno 2024 09:29

Accusato di aver malmenato la moglie colpendola al volto, di aver brandito un’accetta e di aver ordinato alla stessa moglie di mozzargli la testa con la scure è stato assolto dall’accusa principale, ma non da quelle di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nei confronti di agenti di polizia accorsi in aiuto della sua consorte.

Imputato di questo processo ieri in tribunale un cittadino albanese 40enne. L’uomo per gli episodi di maltrattamento si trovava in carcere, ma al termine dell’udienza, essendo stato assolto dalle principali accuse è stato rimesso in libertà.

Il processo si è tenuto davanti al giudice Alessandro Rago. Pm era Antonio Rubino. Gli avvocati difensori erano Paolo Lentini e Alida Liardo, l’avvocata di parte civile Wally Salvagnini.

Il pm al termine della sua requisitoria ritenendo l’imputato colpevole, aveva chiesto cinque anni di pena. I difensori avevano invece concluso le loro arringhe chiedendo l’assoluzione.

Il giudice ha condannato l’imputato a un anno e tre mesi per resistenza a pubblico ufficiale e per lesioni, ha assolto invece per maltrattamenti, minacce e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità ai poliziotti.

I fatti che avevano condotto in tribunale l’albanese erano avvenuti lo scorso anno a Piacenza, dove la coppia abitava.

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