Più ambulatori per abbattere le liste di attesa. Visite dopo le 18 e il sabato mattina
14 Giugno 2024 12:28
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 30 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa e incrementare il numero di prestazioni sanitarie erogate dal Servizio Sanitario Pubblico. A partire dal 2024, si prevede un milione di prestazioni in più, con un aumento del 20% delle visite e degli esami diagnostici monitorati dal Piano regionale di governo delle liste d’attesa.
L’impegno DELL’AUSL DI PIACENZA per ridurre i tempi di attesa
Questo ingente finanziamento mira a ridurre i tempi di attesa per l’accesso a visite ed esami clinici specialistici. A Piacenza, l’Azienda sanitaria sta attuando una serie di misure concrete, come delineato nella delibera 620 del 15 aprile scorso e nella determinazione regionale 11172 del 4 giugno 2024. Il piano delle azioni prevede una collaborazione stretta con le organizzazioni sindacali, con incontri già calendarizzati.
Già nel 2023, il numero complessivo di prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale era tornato vicino ai livelli pre-pandemia del 2019. Con l’obiettivo di aumentare ulteriormente queste cifre nel 2024, la Regione Emilia-Romagna punta a migliorare non solo la quantità, ma anche la qualità e la tempistica delle prestazioni.
Miglioramento delle tempistiche di erogazione
Le prestazioni monitorate dalla Regione devono essere fornite entro 30 giorni per le visite specialistiche e 60 giorni per gli esami diagnostici, in base alle priorità assegnate dalle prescrizioni mediche. A Piacenza, nel 2021, il 71% delle prestazioni rispettava questi tempi. Questa percentuale è salita all’84% nel 2022 e al 91% nel 2023. “L’obiettivo per il 2024 è di garantire una maggiore uniformità nell’offerta delle prestazioni, sia monitorate che non, come le visite geriatriche, antalgiche, ematologiche e nefrologiche” – si legge nella nota dell’Ausl di Piacenza.
Riorganizzazione e nuove assunzioni
Per raggiungere questi obiettivi, l’Azienda sanitaria sta lavorando in sinergia con i professionisti per riorganizzare le attività ambulatoriali, aumentando il numero di ambulatori attivi e estendendo gli orari di apertura. Questo include l’offerta di prestazioni dopo le 18 e il sabato mattina. I fondi regionali permettono anche di offrire “prestazioni aggiuntive” con una remunerazione specifica: 100 euro/ora per il personale medico e 50 euro/ora per il personale infermieristico e tecnico.
Inoltre, sono previste nuove assunzioni in aree specialistiche con maggiori difficoltà di organico come Urologia, Dermatologia e Chirurgia Vascolare. Nove nuove assunzioni tra radiologi, cardiologi, allergologi, chirurghi, reumatologi e dermatologi sono in programma.
Collaborazione con il settore privato
Circa l’83% delle risorse verrà utilizzato per la riorganizzazione interna, le prestazioni aggiuntive e le nuove assunzioni, mentre il restante 17% sarà destinato al ricorso alle strutture private accreditate. Questo approccio permetterà di aumentare l’offerta e ridurre i tempi di attesa, specialmente in ambiti come la radiologia.
Incremento delle prestazioni a Piacenza
Per l’Azienda USL di Piacenza, il piano prevede 125.596 prestazioni in più rispetto al 2023, suddivise tra prime visite, visite di controllo e diagnostica/strumentale. Questo si traduce in un incremento del 25% per le prime visite e del 19% per le prestazioni diagnostiche, con un aumento medio del 22%.
Monitoraggio e assistenza continua
Il monitoraggio dei tempi d’attesa riguarda principalmente i primi accessi, ma il piano aziendale include anche le visite di controllo per i pazienti già in carico e le prestazioni eseguite in regime di day service per patologie prevalenti come diabete, BPCO e scompenso cardiaco.
MAGGIORI PRESTAZIONI IN TEMPI BREVI
Per evitare le criticità delle “liste chiuse”, a Piacenza le agende permettono prenotazioni fino a 24 mesi. Inoltre, un nuovo sistema di pre-liste sarà introdotto per gestire le prenotazioni in caso di sovraffollamento.
“Nonostante gli sforzi dell’azienda e dei professionisti, in alcuni ambiti si registrano criticità nel rispetto delle tempistiche di erogazione stabilite (es. dermatologica) e sono in relazione a esiguità di organico medico per impossibilità di reperire specialisti da assumere – spiega Ausl – comunque un primo appuntamento viene sempre garantito, con trasparenza, come previsto dalla delibera regionale”.
“L’obiettivo che ci siamo posti – evidenzia la direzione aziendale – come sistema sanitario pubblico regionale, è quello di andare verso un nuovo paradigma di attuazione dell’assistenza specialistica ambulatoriale, e contemporaneamente consentire ai cittadini di usufruire di una maggiore offerta di prestazioni in tempi brevi. Questo si potrà realizzare solo grazie a un patto con i professionisti che sono il cuore del nostro sistema pubblico e che ringraziamo davvero per la grande dedizione che mostrano quotidianamente”.
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