Contraffazione di quadri, non luogo a procedere: 40mila euro ai clienti piacentini

17 Giugno 2024 05:08

Non luogo a precedere per intervenuta prescrizione per il reato di contraffazione di opere d’arte in merito alla vendita di due dipinti del Seicento. L’imputato, secondo quanto pronunciato qualche giorno fa dalla Corte Suprema che ha confermato l’appello, dovrà comunque risarcire i compratori dei quadri ritenuti non autentici con una provvisionale di 40mila euro. L’accusa era quella di aver venduto a Piacenza due dipinti falsamente attribuiti ai pittori seicenteschi Guido Reni e Pandolfo Reschi.

I FATTI

L’imputato nel 2013 aveva venduto a due clienti piacentini i due dipinti attribuiti a questi autori per 58mila euro. In primo grado a Piacenza l’imputato era stato assolto, ma i compratori erano ricorsi in appello a Bologna. I giudici dell’appello nello loro sentenza avevano stabilito il non luogo a procedere nei confronti dell’imputato per i reati di contraffazione di opere d’arte, ma avevano intimato all’accusato il risarcimento delle parti civili e ad una provvisionale di 40mila euro. Decisione confermata dalla Corte Suprema.

L’ARTICOLO DI ERMANNO MARIANI SU LIBERTA’

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