I primi sei mesi da solista al Royal Ballet: Giacomo Rovero allo “Specchio di Piacenza”

25 Giugno 2024 22:03

Un giovane principe della danza che parla piacentino e vola sul palcoscenico con il fare del danseur noble. Giacomo Rovero, 26 anni, un talento, un predestinato, si è raccontato allo “Specchio di Piacenza”, format di Telelibertà ideato e condotto dalla direttrice Nicoletta Bracchi.

Nella ventiquattresima puntata in evidenza i suoi primi sei mesi da solista del Royal Ballet di Londra, una delle compagnie più prestigiose al mondo. Attualmente, è tornato a casa per curare un infortunio muscolare, ma conta di riprendere a pieno ritmo entro un mese.

giacomo rovero ospite a “lo specchio di piacenza”

“Vado un po’ nel “panico” quando non entro in sala per gli allenamenti – confessa Giacomo – ma in fondo sto già meglio e l’infortunio sta guarendo”. Le giornate a Londra sono intense, scandite da una routine che inizia presto con una splendida vista sul Tamigi: “A Londra ho le mie abitudini – spiega – ho trovato il mio ritmo, con gli amici, il lavoro e il tempo libero. Gli allenamenti preparano il corpo e la mente per le prove degli spettacoli e le esibizioni. Il Royal Ballet è un ambiente stimolante, la danza è il mio modo di esprimermi, di comunicare anche senza parole”.

Con la mente e il cuore torna alla serata della nomina a solista: “Sono stato promosso sul campo dal direttore del Royal Ballet, Kevin O’Hare. Eravamo proprio in scena dopo una replica dello Schiaccianoci, la sera del 27 dicembre 2023. La conferma ufficiale, però, è arrivata solo il 5 gennaio. Interpretavo il ruolo del soldatino schiaccianoci “Hans Peter”. Ricordo ancora la sensazione di meraviglia e gioia mista a incredulità. Erano presenti i miei genitori e i miei zii. Poter condividere questo momento con loro, le persone che mi hanno supportato dal primo giorno, è stato bellissimo. Immediatamente abbiamo chiamato mia sorella Maria a Piacenza”.

ROVERO: “SEMPRE STATO LIBERO DI SCEGLIERE”

A proposito di famigliari e del loro appoggio in ogni frangente. “Mi hanno sempre lasciato libero di scegliere il cammino, so che non è così per tutti i danzatori. Molti si trovano a dover seguire percorsi imposti, spesso per soddisfare le aspettative di casa piuttosto che le proprie passioni. Questa libertà mi ha permesso di capire veramente chi sono come artista e di seguire la mia passione per la danza senza riserve”.
Passione che è sbocciata nelle sale della scuola Domenichino da Piacenza: “La danza è stata per me una folgorazione. Prima praticavo ginnastica artistica. Nutro un profondo senso di gratitudine verso le mie insegnanti, a partire dalla signora Giuseppina Campolonghi, per arrivare a Michela Arcelli e Lilli Rossi. Sono loro che mi hanno trasmesso l’amore per questa arte unica, e mi hanno guidato con saggezza nel capire quale fosse il momento giusto per lasciare Piacenza e intraprendere il percorso professionale. La signora Campolonghi mi ha capito dal primo incontro, da uno sguardo fugace, il suo fiuto non ha sbagliato. Quando torno in città è una delle prime persone che chiamo”.

IN COLLEGIO A 14 ANNI

Non è stato facile andare via di casa così giovane, appena adolescente: “Dopo aver terminato le scuole medie, mi sono trasferito in Germania per perfezionare i miei studi di danza a livello professionale alla scuola dell’Hamburg Ballet. È stata una scelta impegnativa per un ragazzino di neanche 14 anni: da solo, in collegio, in un paese straniero. Poi nel 2013 è cominciata la mia avventura londinese, primo step il Royal Ballet Upper School, un periodo formativo. Consigli ai giovani danzatori? Suggerisco di concentrarsi su ciò che li fa stare bene, scoprire la propria voce artistica. Ogni danzatore ha un’energia unica e uno stile personale che deve essere coltivato e valorizzato”.

IL 26 GENNAIO 2025 SPETTACOLO AL MUNICIPALE DI PIACENZA

Le difficoltà nella danza non mancano, e ci sono momenti in cui è facile perdere di vista il vero motivo per cui ci si dedica a questa disciplina con tanto impegno: “Superavo questi momenti di dubbio focalizzandomi sulla gioia pura che la danza mi ha sempre regalato e sulla consapevolezza della mie capacità”. Nell’agenda di Rovero c’è una data, quella del 26 gennaio 2025, che merita un circoletto rosso: “Quel giorno tornerò a Piacenza al Municipale per uno spettacolo con alcuni colleghi del Royal Ballet. Un po’ mi agita quella ribalta, sento la responsabilità di onorare le aspettative di chi viene a vedermi, di chi crede in me. Il Municipale è il luogo dove ho mosso i primi passi nei saggi della Domenichino e dove ho sempre trovato il sostegno della mia città. Mi manca Piacenza, con il suo stile di vita, la tranquillità delle sue strade, il ritmo pacato, la bellezza di angoli nascosti. Mi manca il calore delle persone che incontri per caso e che ti cambiano l’umore con un sorriso”.

COME RIVEDERE “LO SPECCHIO DI PIACENZA”

Tutte le puntate dello “Specchio di Piacenza” sono disponibili on demand sul sito www.teleliberta.tv

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