“I cinghiali sono un flagello”, Coldiretti chiede un piano regionale di contenimento

27 Giugno 2024 15:16

Oltre 4mila agricoltori e 150 trattori in viale Aldo Moro, sotto la Regione a Bologna, per chiedere un piano regionale straordinario di gestione e contenimento della fauna selvatica. In 500 nella delegazione di Coldiretti Piacenza.

“I cinghiali non rappresentano più solo un problema per i raccolti dei nostri agricoltori, ma anche per la sicurezza dei cittadini. Coldiretti è in piazza oggi per dare un messaggio ancora più forte a tutte le Istituzioni e accendere i riflettori sui danni e i pericoli causati dai cinghiali e dalla fauna selvatica incontrollata. Siamo qui a chiedere l’adozione di un piano regionale straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”. Lo ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Nicola Bertinelli in occasione della mobilitazione che ha visto oltre 4mila agricoltori da tutta l’Emilia-Romagna scendere in piazza e sfilare in corteo fino alla sede della Regione per denunciare i problemi sanitari, sociali, economici e ambientali causati dai cinghiali e da tutta la fauna selvatica. Da Piacenza erano in 500, guidati dal direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli.

Scortati da oltre 150 trattori, gli agricoltori di Coldiretti hanno sfilato in corteo su via Stalingrado e hanno raggiunto il palazzo della Regione, guidati dal Presidente Bertinelli, dal Direttore regionale Marco Allaria Olivieri e dai presidenti e dai direttori provinciali. Presente anche una folta delegazione di Sindaci e rappresentanti delle amministrazioni comunali da tutta la regione. Nutrita anche la delegazione di amministratori piacentini.

Accanto al palco dal quale gli imprenditori che hanno denunciato i danni arrecati alle loro aziende dai cinghiali, Coldiretti regionale ha allestito una mostra dei prodotti del nostro territorio preda dei selvatici e a rischio blocco esportazioni a causa della PSA. Si va dai salumi DOP piacentini alla patata di Bologna, dalla cipolla di Medicina alle ciliegie di Villanova, passando per angurie, meloni, mais, grano, pesche e albicocche.

“I selvatici distruggono le nostre produzioni di eccellenza, mettendo a rischio un parte significativa di un export che nel 2023 ha raggiunto gli 11 miliardi di euro di valore” ha detto il Direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri. Che ha aggiunto: “Inoltre i cinghiali hanno una responsabilità fondamentale per la diffusione della peste suina africana. È a rischio la sopravvivenza di 31mila allevamenti italiani e un intero comparto strategico dell’agroalimentare made in Italy, che genera un fatturato di 20 miliardi di euro l’anno e garantisce occupazione a 100 mila persone in Italia”.

Sul palco sono saliti anche il presidente della Regione Stefano Bonacci e l’Assessore all’agricoltura, Alessio Mammi. “Riconosciamo la validità delle vostre istanze – ha detto Mammi – e per questo ci siamo impegnati a recepire la vostra richiesta di adozione di un piano straordinario di gestione e contenimento della fauna selvatica”.

Il presidente Bonaccini ha detto: “In questi anni di lavoro condiviso con Coldiretti abbiamo dimostrato la nostra attenzione al comparto agricolo il cui ruolo si dimostra ogni giorno di più determinante e strategico non solo per l’Emilia-Romagna, ma per tutto il Paese”.

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