“Petit Tour Eiffel”, i panificatori: “Vorremmo donarla alla città”

02 Luglio 2024 16:06

Il Tour de France è passato e l’associazione dei panificatori ha provveduto a smontare la piccola torre Eiffel allestita per salutare il passaggio della prestigiosa competizione ciclistica. L’associazione vorrebbe donare la struttura alla città.

IL COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE PANIFICATORI

Quando fu costruita la torre Eiffel fece molto discutere e qualcuno arrivò a definirla “un’impalcatura fatta di sbarre e di ferro angolare, priva di qualsiasi senso artistico”.

Con il passare degli anni è invece diventata il simbolo stesso di Parigi. Chissà che non possa, in piccolo, accadere qualcosa di simile anche per la torre Eiffel stilizzata che era stata collocata davanti a Palazzo dei Mercanti di Piacenza in occasione della partenza della terza tappa del Tour de France. Apprezzata da alcuni, criticata da altri, la struttura metallica alta sei metri è stata fotografata da centinaia di turisti e piacentini tanto da diventare protagonista di numerosi post sui social.

Ora si prepara ad una seconda vita. Smontata da piazza Cavalli la torre, nella mattinata odierna, è stata trasportata nel parcheggio di Confcommercio Piacenza in Strada Bobbiese dove resterà depositata in attesa di una possibile collocazione definitiva.

Ad avere l’idea di celebrare la Grande Boucle con una scultura ispirata alla torre parigina era stata l’Associazione Panificatori di Piacenza che l’ha commissionata ad un fabbro della provincia, facendosi interamente carico delle spese.

Non abbiamo mai pensato di fare una copia identica della torre Eiffel – spiega Alberto Sala, presidente dell’associazione – ma di ispirarsi alla stessa per realizzare un manufatto che la evocasse e che in futuro possa diventare un ricordo permanente di questa giornata unica e probabilmente irripetibile.  Per questo ci piacerebbe donarla alla città”.

“Come Confcommercio Piacenza – spiega il presidente Raffaele Chiappa – siamo molto soddisfatti di come è andata questa tappa piacentina del Tour de France e ci auguriamo che l’evento possa “tirare la volata” ad un forte sviluppo turistico della nostra provincia, le cui bellezze sono finite in mondovisione, proposte a milioni di telespettatori. Ben venga dunque una mini-torre a ricordo di questo momento. Del resto la stessa Eiffel era il simbolo di un evento, l’Esposizione universale del 1889. La ospitiamo volentieri in attesa che trovi una “casa definitiva” e … speriamo ci porti la stessa fortuna che l’originale ha portato a Parigi”.

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