Caccia fotografica agli orsi polacchi: l’avventura di Sirosi nei boschi dell’Est
09 Luglio 2024 10:13
“L’anno scorso durante un viaggio in Spagna ho conosciuto una guida che da vent’anni si occupa della ricerca e protezione degli orsi in numerosi Stati”, spiega Valter Sirosi, appassionato fotografo documentarista, appena rientrato da un’avventura insolita in Polonia, per essere più precisi una caccia fotografica, assieme all’amico spagnolo Ielciu Azkarate.
L’impresa li ha visti addentrarsi nelle zone di riproduzione degli orsi per riuscire ad ammirarli da vicino approfondendo i comportamenti nel loro habitat e il rapporto che questi esemplari hanno con la cittadinanza del posto.
Caccia fotografica
La parola non sembra promettere nulla di buono, in realtà si tratta di un’esperienza a stretto contatto con il posto. “Abbiamo passato qualche notte in questa capanna e siamo riusciti a imprimere delle immagini e dei momenti molto interessanti, suggestivi e irripetibili – prosegue Valter nel suo racconto – Gli orsi si muovono prevalentemente di notte e bisogna avere la fortuna di trovarli nelle prime ore della mattina, quindi si parte dalle 3.30 fino alle 5 e appena dopo il calar del sole quindi dalle 19.30 alle 21″.
Il pretesto era quello di filmare e fotografare i mammiferi impegnati nella loro quotidianità, ma da quel viaggio hanno messo in valigia anche storie e testimonianze di chi quei boschi si trova a doverli condividere con questi animali: “Abbiamo conosciuto il capo delle guardie forestali del posto e ci ha raccontato di quando ha salvato due cuccioli di orso dalla predazione di un branco di lupi. Ci ha fatto vedere un filmato dal telefonino che ha dell’incredibile: due cuccioli che scappano mentre la madre alle loro spalle cerca di tenere a bada il branco. La guardia ad un certo punto sbuca e si mette ad urlare come un matto riuscendo a spaventare i predatori”.
Dopodiché? Viene spontaneo chiederselo. Per curiosità, per suspense, per commozione. Valter prosegue: “La guardia e i tre esemplari sono diventati amici, tant’è vero che gli hanno scattato una foto dove l’uomo posa orgoglioso accanto alla monumentale mamma orsa e ai suoi piccoli”.
l’esperienza
Emozione, incredulità, oltre a parecchie ore di sonno arretrato: questo è quanto raccolto dall’esperienza in Polonia: “Non riuscivo neanche a scattare le fotografie. È uno spettacolo talmente forte che ti prende tutto il corpo. Ogni tanto mi sveglio con il mio orso davanti”.
Una caccia fotografica che ha dato numerosi frutti. Diversi sono stati infatti i protagonisti impressi nell’obbiettivo dei due amici. Volpi, aquile, cerbiatti e i fitti boschi dell’Est. Ma è rimasto in sospeso qualcosa in quel luogo, un avvistamento sfuggito agli occhi dei fotografi. Si tratta del bufalo europeo, una razza in via d’estinzione, protetta in Polonia, dove si sta tentando la ripopolazione. Per questo appuntamento, però, bisognerà attendere fino a settembre, quando Valter e Ielciu ritorneranno nella foresta per provare a seguirne le tracce.
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