Ernia inguinale in regime ambulatoriale, 43 pazienti operati a Castel San Giovanni

11 Luglio 2024 10:04

Sono 43 i pazienti operati di ernia inguinale in regime ambulatoriale all’ospedale di Castel San Giovanni dal 15 Marzo. L’introduzione del nuovo setting assistenziale, era stato già annunciato a febbraio da Massimiliano Mazzilli, allora neo nominato direttore di Chirurgia generale della Val Tidone.

“Tempi di attesa più brevi”

“Il progressivo affinamento delle tecniche chirurgiche, anestesiologiche e l’expertise maturata dagli operatori, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse sia umane che tecnico strutturali, ci ha consentito di eseguire veri e propri interventi chirurgici a complessità minore, come il trattamento dell’ernia inguinale in regime ambulatoriale, setting fino a ora dedicato a procedure come l’asportazione di lesioni cutanee, cisti, nevi, lipomi – spiega il professionista -. Il modello assistenziale ambulatoriale offre numerosi vantaggi sia per i pazienti che per il sistema sanitario stesso, nel pieno rispetto di standard qualitativi di alto livello e di sicurezza: tempi di attesa più brevi, riduzione dei numeri di ricoveri ordinari che possono pertanto essere dedicati a pazienti più critici, riduzione dei costi d’esercizio, miglioramento dell’efficienza operativa, riduzione del rischio di infezioni nosocomiali, e non ultima la soddisfazione del paziente che può tornare al proprio domicilio favorendo il recupero in un ambiente familiare e più confortevole”.

L’innovazione

Il paziente viene direttamente valutato dallo specialista durante la visita chirurgica prenotabile a Cup e se ritenuto idoneo, viene prenotata la data dell’intervento. Gli interventi vengono eseguiti nell’ospedale della Val Tidone, sede aziendale vocata alla chirurgia di medio-bassa complessità. Attualmente l’equipe operatoria è composta da due chirurghi, un infermiere e un operatore socio sanitario. Il medico anestesista è sempre presente all’interno del comparto operatorio, pronto a intervenire in caso di necessità.

L’innovazione della tecnica anestesiologica, direttamente eseguita dal chirurgo, riguarda l’utilizzo della sonda ecografica per eseguire il “blocco del piano trasverso dell’addome – Tap Block” anestetizzando la parete addominale anteriore sul lato interessato; a essa si associa una blanda sedazione cosciente. Terminato l’intervento e trascorsi i tempi di monitoraggio (generalmente tre o quattro ore) nel reparto di chirurgia a ciclo breve del nosocomio di Castel San Giovanni, il paziente può tornare al proprio domicilio.

Ernia inguinale, 248 pazienti operati nel 2023

Il 2023 ha contato 248 pazienti operati per ernia inguinale nei regimi di day hospital o ricovero ordinario, e in considerazione dei volumi prodotti fino a ora, possiamo garantire quattro interventi ambulatoriali la settimana, con una previsione di circa 100 pazienti trattati all’anno.

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