Polo del ferro, venerdì il ministro Salvini a Piacenza per la firma del protocollo

16 Luglio 2024 18:28

Si avvicina la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la rigenerazione urbana e la trasformazione in hub intermodale a Piacenza.

Venerdì 19 luglio alle 16:30 a palazzo Mercanti si terrà la cerimonia ufficiale tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Piacenza, Rete Ferroviaria Italiana e F.S. Sistemi Urbani. “Questo accordo – si legge in una nota – mira alla rigenerazione urbana e alla trasformazione dell’area stazione in un hub intermodale, oltre alla realizzazione del nuovo polo del ferro nella zona Le Mose”.

Alla cerimonia saranno presenti il vicepremier e ministro Matteo Salvini, l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, l’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana Gianpiero Strisciuglio e Umberto Lebruto, amministratore delegato di F.S. Sistemi Urbani.

Il protocollo prevede la costituzione di un tavolo tecnico paritetico per l’attuazione degli obiettivi individuati, l’elaborazione, a cura di Rete Ferroviaria Italiana, di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la delocalizzazione delle attività merci attualmente insediate nella stazione di Piacenza verso il polo logistico “Le Mose”. Inoltre, FS Sistemi Urbani svilupperà una vision che prevede, nel breve periodo, la creazione di un Hub Intermodale di interscambio nelle aree adiacenti alla stazione di Piacenza, in sinergia con lo sviluppo del progetto “Bus Rapid Transit” del Comune. Nel medio termine, sarà avviato un processo di rigenerazione urbana nelle aree ferroviarie non più funzionali a seguito della delocalizzazione delle attività merci.

Rete Ferroviaria Italiana realizzerà un intervento di riqualificazione della stazione di Piacenza, che comprenderà il restyling del fabbricato viaggiatori, dei due sottopassi, la riconversione degli spazi della stazione e il miglioramento dell’accessibilità ferroviaria. Sono previste anche alcune cessioni anticipate di piccole porzioni di aree non funzionali all’esercizio ferroviario, come anticipo delle quote standard delle trasformazioni urbanistiche da individuare attraverso la vision.

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