Scontro tra farmacie a Lugagnano: la sentenza del Consiglio di Stato

16 Luglio 2024 03:51

“Due farmacie in paese a Lugagnano non possono stare”, così ha deciso la sentenza del Consiglio di Stato che ha messo fine ad una battaglia legale tra le due farmacie del paese iniziata nel 2020.

l’opposizione accusa il sindaco

A pochi giorni dalla conclusione di questa battaglia legale, si fa sentire il gruppo di opposizione guidato da Andrea Bonfanti, il quale accusa il sindaco: “Scelte da ritenersi incaute e poco oculate da parte di un Comune, che poco si è voluto soffermare sul contenuto di leggi chiare e ben poco interpretabili”.
Andrea Bonfanti fa riferimento alla legge del 24 gennaio 2012, che prevede un quorum minimo demografico per ogni farmacia, ovvero una ogni 3.300 abitanti.
Tale norma, per alcuni piccoli paesi, può mettere a repentaglio la sopravvivenza delle attività farmaceutiche, gli ultimi episodi relativi alle controversie legali tra le due farmacie di Lugagnano ne sono la prova.

In virtù della legge sopracitata, dal momento in cui a Lugagnano si superano a fatica i 3800 abitanti, la farmacia della dottoressa Valchou deve chiudere lasciando operativa in paese solo la farmacia Sozzi.

Il consigliere di opposizione Bonfanti ha proseguito: “Il Consiglio di Stato ha ribadito il responso delle due sentenze Tar che danno torto al Comune definendole decisioni assunte “contra legem”, condannando il Comune a risarcire 4mila euro di spese di lite. Ciò nonostante – ha aggiunto- l’amministrazione ha voluto proseguire sui suoi passi e con quest’ultima sentenza dovrà non solo pagare il risarcimento sopradetto, ma anche spese legali per circa 20.000 euro, ciò graverà sulle tasche dei cittadini”.
Bonfanti ha poi concluso: “Occorre considerare inoltre il danno che tutta questa vicenda ha causato alla farmacia che si è trasferita con i migliori presupposti investendo risorse ingenti per la nuova sede, basandosi su decisioni assunte dall’amministrazione in modo superficiale. Non era il caso che l’amministrazione, già dopo la prima sentenza Tar facesse un passo indietro?”.

la replica del sindaco

Il sindaco Antonio Vincini ha replicato: “Non abbiamo fatto passi indietro perché abbiamo lottato per preservare un interesse pubblico rispetto a quello privato, ovvero mantenere sul territorio due farmacie; purtroppo non abbiamo raggiunto l’obiettivo. Durante la prima assemblea pubblica da noi organizzata con Ausl e Unione farmacisti, il gruppo di minoranza di Bonfanti, ha aderito alla decisione del Comune”.

Bonfanti: “D’accordo sul principio di dare un servizio in più ai cittadini, siamo stati favorevoli finché nessuno di noi è stato a conoscenza delle normative a cui l’amministrazione ha trasgredito, la farmacia è stata aperta per tre anni in modo abusivo, per errore da parte del Comune”.

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