Rapine, minacce e spaccio: banda a processo dopo 10 anni, udienza rinviata

17 Luglio 2024 08:38

Una gang composta da una decina di persone fra marocchini, tunisini e un piacentino è finita davanti ai giudici con l’accusa di aver accoltellato e rapinato passanti, per aver avuto rapporti con prostitute per poi rapinarle puntando loro coltelli alla gola. Tra le altre accuse anche spaccio e minacce varie.

RAPINE AVVENUTE NEL 2014

I fatti di questo procedimento erano avvenuti a Piacenza nell’ormai lontano 2014. Ieri, 16 luglio, avrebbe dovuto cominciare il dibattimento ma a causa dell’assenza dei quattro testimoni previsti, l’udienza è stata rinviata al 4 marzo del 2025.

Ieri avrebbero dovuto testimoniare due donne sudamericane rapinate, ma una pare sia stata sottoposta a foglio di via tempo fa e non si è vista, l’altra è risultata irreperibile, il terzo testimone al momento nel carcere di Marassi di Genova non ha potuto presentarsi in quanto vi è stato un problema con il suo trasferimento a Piacenza. Il quarto testimone invece non si è presentato.

Sei gli imputati a cui ne vanno aggiunto altri quattro (tre marocchini e un tunisino all’epoca dei fatti minorenni e di loro si è occupato il tribunale dei minori di Bologna in altro procedimento).

Il processo si è svolto davanti al collegio giudicante composto da Stefano Brusati, Federico Baita e Anna Freschi. Il pm Ornella Chicca, gli avvocati difensori: Grazia Petrelli foro Bologna, Andrea Bazzani, Emanuele Solari, Maria Paola Longinotti, Monica Malchiodi, Alida Liardo.

Gli imputati sono accusati a vario titolo di aver preso appuntamento con due prostitute sudamericane che ricevevano in casa, di aver consumato rapporti sessuali e dopo aver fatto i propri comodi di aver puntato il coltello alla gola alle malcapitate rapinandole. Una di mille euro cinque cellulari, un computer, una borsetta griffata, un orologio di marca, quattro anelli d’oro e l’altra di averla rapinata di 185 euro e tre cellulari.

RAPINE AD AUTOMOBILISTI E PASSANTI

La banda in quel 2014 è inoltre accusata di aver fermato un’automobile con a bordo un piacentino sullo stradone Farnese, di averlo costretto a scendere dal veicolo e di averlo percosso e ferito al volto con un cacciavite. I componenti della banda sono anche accusati di aver costretto il malcapitato a consegnare il suo telefono.

La banda è inoltre accusata di aver aggredito uno straniero in piazza Sant’Antonino, e di averlo spintonato sotto ai portici del teatro, circondato e averlo percosso, accoltellato alle braccia e rapinato del cellulare.

Al malcapitato era stato intimato che avrebbe dovuto consegnare il giorno seguente in piazza Cavalli 20 euro, somma e modalità di esecuzione del fatto lascerebbero suppore un mancato pagamento di una dose di droga.

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