Come vive (davvero) l’Appennino? Gli scout da tutta Italia lo imparano a Coli
18 Luglio 2024 11:55
Un gruppo formato da 14 scout provenienti da tutta Italia ha vissuto un’esperienza avventurosa in alta Val Trebbia nel comune di Coli.
Kayak, arrampicata, visite e chiacchiere con chi lì vive da generazioni: questa l’iniziativa organizzata da Agesci in continuità con un progetto nato nel 2019. Oltre alle normali attività scout dei gruppi, ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 22 anni vengono proposti alcuni eventi che gli organizzatori, giocando con la parola inglese Happy: li chiamano “eppi”, ovvero eventi di progressione personale a partecipazione individuale.
I partecipanti di quest’anno, giunti dal Friuli, dal Veneto, dal Piemonte, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, hanno avuto la possibilità di approfondire competenze che solitamente non fanno parte della loro vita quotidiana.
Oltre alle attività, però, il progetto – assicura Francesco Bonocore, uno dei punti di riferimento dell’esperienza – “è costruito intorno alla conoscenza del territorio e delle persone che lo abitano, con incontri per farci raccontare bellezze e difficoltà di chi vive l’Appennino quotidianamente”.
Dall’avventura, prosegue Bonocore, i ragazzi si portano a casa “tanti spunti e nuovi punti di vista dati dagli incontri con le persone conosciute, che possono diventare fonte di riflessione nelle proprie scelte di vita.
Per citare Baden Powell, fondatore dello scoutismo, “guida da te la tua canoa”. Noi qui proviamo a fare questo”.
E, tra i numerosi e significativi incontri, si annovera quello con l’ex preside dell’istituto omniomprensivo di Bobbio, Luigi Garioni, ex scout egli stesso, che ha condiviso con il gruppo racconti intorno alla storia del posto, ma anche quella personale.
Infatti, dopo la pensione, l’ex preside ha deciso di partire in bici da Bobbio fino in Giappone, per realizzare un sogno che aveva da quando aveva sette anni.
Alla Parcellara, invece, in tenda, il gruppo ha avuto l’occasione di scoprire la valle vista dall’alto, dall’abbraccio della roccia millenaria.
A Cerignale, l’incontro è stato da mozzare il fiato, per la bellezza, per i racconti, per la suggestione delle sue rocce, delle sue piccole e eleganti piazzette.
IL SERVIZIO DI IRINA TURCANU
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