Zecche: 200 casi al Pronto soccorso in sei mesi, dato stazionario. I consigli

21 Luglio 2024 05:12

Piccole, ma potenzialmente pericolose, le zecche sono minuscoli parassiti che possono trasmettere malattie all’uomo.

Nel nostro territorio, nei primi sei mesi dell’anno si sono registrati duecento casi di accesso al pronto soccorso, dato in linea con gli ultimi tre anni. In generale, è stato notato un incremento della presenza di zecche nel territorio negli ultimi decenni.

Secondo l’esperto Alessandro Chiatante, medico veterinario di Sanità animale dell’Ausl di Piacenza, “l’incremento è dovuto ad un grosso aumento degli animali selvatici, come caprioli e cinghiali e porta alla luce anche l’avanzare del surriscaldamento globale: la crescita delle temperature ha provocato un aumento di molti artropodi, tra cui le zecche“.

consigli utili per prevenire le puntura di zecca

Durante una gita nei boschi dell’appennino piacentino, il consiglio è quello di stare al centro dei sentieri di montagna, o comunque lontani dall’erba alta, luogo dove si trova solitamente il parassita.
I
ndossare indumenti chiari, maniche e pantaloni lunghi, mettendo infine le calze sopra i pantaloni, in modo che l‘animale faccia più fatica a raggiungere la pelle. Inoltre, una buona norma è quella di cospargere gli indumenti con un repellente generico per zanzare. 

Come agire dopo il morso di zecca

“Se si è stati punti dalla zecca, la cosa più importante è estrarla il prima possibile da parenti o amici, al posto di recarsi al pronto soccorso o da un medico – spiega Chiatante – questo perché la zecca per trasmettere malattie ha bisogno di stare attaccata dalle dodici alle ventiquattr’ore, quindi se noi ci togliamo la zecca nel giro di un’ora o due ore, riusciamo a tutelarci maggiormente da possibili malattie ben più gravi“.

L’ultima raccomandazione dell’esperto: “Dopo aver rimosso la zecca non bisogna assumere alcun tipo di antibiotico perché potrebbe mascherare un’eritema migrante che è il sintomo tipico della malattia di Lyme, una delle principali patologie trasmissibili dal parassita“.

Il consiglio quindi è quello di non assumere antibiotici per circa 40 giorni, monitorando la puntura della zecca, e se dovesse comparire un’area rossastra, solo a quel punto sarà necessario recarsi in ospedale, dove verrà prescritto l’antibiotico giusto con la dose adeguata.

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