“Cocaina e babà”: la storia di Pino Bozza nel podcast di Gabriella Simoni

26 Luglio 2024 03:55

 

Insieme a “Dipendenze”, il nuovo podcast del sito www.liberta.it, esce anche il podcast “Cocaina e babà” della giornalista di Mediaset Gabriella Simoni dedicato alla storia del ristoratore napoletano Pino Bozza.

“Cocaina e baba è la storia di Pino Bozza, un viaggio di andata e ritorno dall’inferno della cocaina ma anche il calvario intimo di un uomo dai mille volti che sparisce ma non si nasconde. Che ha sempre vinto ogni sfida anche quella contro sé stesso con i menù dei suoi ristoranti. L’incontro tra due persone che sembrano avere poco o niente in comune se non parlare delle mille battaglie con cui si vincono le guerre diventa un gioco di specchi e di riflessi come spesso accade tra mondi che sembrano distanti e alla fine non lo sono. Lei, Gabriella Simoni è un’inviata di guerra che da anni racconta in tv le periferie del mondo e dell’anima, lui Pino Bozza è un antieroe moderno che cerca il senso di una vita complicata e controversa. Non è un pentito e non si vergogna del passato perché è quello che determina chi è oggi. Nel bene e nel male”.

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L’INCONTRO TRA GABRIELLA SIMONI E PINO BOZZA

A Napoli per girare un documentario sulla storia d’amore tra la città e Diego Armando Maradona, la giornalista di Mediaset Gabriella Simoni ha incontrato Pino Bozza, famoso ristoratore e grande fan del campione argentino. Una frase pronunciata da Bozza le è rimasta impressa: “Quando raggiungi dal basso il vertice è difficile non perdere l’equilibrio, la mia storia è simile a quella di Maradona. Dopo averla ascoltata, Simoni ha scelto di raccontarla nel podcast “Cocaina e babà” disponibile da oggi anche sul sito Liberta.it insieme a “Dipendenze”.

PERCHE’ UN PODCAST SU PINO BOZZA

 “Molte persone vivono di nascosto drammi più complessi di quello che riusciamo a raccontare con un articolo di giornale, anche perché spesso arriviamo quando il dramma è in corso o quando una cosa è già finita – spiega Gabriella Simoni -. Invece, vivere con il drago, come lo chiama lui, combattere tutti i giorni per uscire dalla dipendenza, riuscirci e poi quotidianamente combattere per non ricaderci, forse spiegherebbe tante cose di più del nostro mondo e di ciò che finisce sulle pagine di cronaca. Lui è una specie di guida attraverso gli inferi dell’anima che preferiamo non vedere. È raro trovare persone che hanno il coraggio di raccontarlo ed è ancor più raro avere la capacità di trasmetterlo, per questo ho deciso di raccontare la sua storia”. Il messaggio è arrivato forte e chiaro, Pino Bozza è riuscito a parlare a quel mondo che non ascolta finché non è nei guai. Abbiamo ricevuto numerose chiamate da parte di persone che si trovano i difficoltà e non sanno cosa fare” ha commentato la giornalista, nota inviata di guerra.

LA FORZA DEL PODCAST

Perché raccontare questa storia in un podcast? “Siamo troppo abituati all’apparenza e al vedere – spiega Simoni -. Spesso è più importante come appari rispetto a quello che dici. Dopo 30 anni di televisione ho avuto voglia di essere ascoltata. Niente contro la televisione che adoro, ma avevo voglia di invertire la tendenza perché non ascoltiamo più. Voglio ricominciare dall’ascolto”. Nel frattempo, è uscito il nuovo podcast di Gabriella Simoni, si chiama Quei cattivi ragazzi prodotto da Chora Media. “Racconto i ragazzi delle comunità, quelli che tutti danno persi invece qualcuno ce la fa a salvarsi. 

 

Gabriella Simoni

 

 

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