Un altro agente preso a calci e pugni alle Novate: “Servono interventi urgenti”
04 Agosto 2024 17:41
“Al carcere delle Novate di Piacenza un agente è stato preso a calci e pugni: la situazione sta diventando sempre più insostenibile”.
È quanto afferma il segretario Uspp, Gennaro Narducci, commentando (dopo l’episodio analogo avvenuto il 30 luglio scorso) ciò che è accaduto nel primo pomeriggio di sabato 3 agosto alla casa circondariale di Piacenza, “dove un detenuto – stando alle parole di Narducci – si è scagliato contro un agente aggredendolo con violenza”.
Tutto questo, da quanto si è appreso, sarebbe avvenuto “per il solo fatto che il detenuto in questione non gradiva più stare nel reparto di appartenenza, pretendendo con tale atto di essere trasferito”.
Il detenuto, stando sempre a quanto ricostruito dal sindacato, si stava recando ad un colloquio telefonico quando all’improvviso si sarebbe scagliato contro l’agente con calci e pugni. L’aggredito è dovuto ricorrere alle cure del caso presso l’ospedale cittadino con una prognosi di 10 giorni.
“servono interventi urgenti”
Il sindacalista, dopo l’ennesimo episodio, torma a sollecitare urgenti provvedimenti:
“La situazione – spiega – sta diventando sempre più insostenibile a causa dell’arrivo di 50 detenuti in un solo mese. Si tratta peraltro di detenuti trasferiti per comportamenti aggressivi e inviati presso la casa circondariale di Piacenza, dove il crescente numero di episodi di violenza e prepotenza da parte dei detenuti nei confronti degli agenti ha superato il limite di sopportazione e la sicurezza è sempre più difficile da mantenere con le attuali risorse. Sugli episodi violenti accaduti interviene anche il presidente della Uspp, Giuseppe Moretti, che nello stigmatizzare gli ultimi due gravissimi episodi esprimendo piena solidarietà alle unità del Corpo coinvolte dichiara: l’escalation vertiginosa del numero dei poliziotti aggrediti per futili motivi preoccupa e non può continuare ad essere ignorata”.
le richieste del sindacato
“Occorre – ha proseguito Narducci – mettere in sicurezza il lavoro degli agenti tutelandone l’incolumità fisica, garantendo loro anche un adeguato sostegno psicologico per lo stress post traumatico nel caso di episodi del genere. Occorre ripristinare l’autorevolezza dello Stato nelle carceri con provvedimenti urgenti di implementazione delle risorse umane e materiale soprattutto di difesa che consentono di ripristinare ordine e legalità a Piacenza come in tutte le carceri della Repubblica nel preannunciare una visita sui luoghi di lavoro a settembre”.
l’appello alle autoritÀ politiche regionali
Moretti e Narducci esprimono dunque “la massima solidarietà e vicinanza tutte le colleghe ed i colleghi della casa circondariale di Piacenza chiedendo infine ai vertici dell’istituto, della regione e dell’amministrazione centrale misure adeguate ad una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, per evitare che si ripetano fatti del genere”. Gli stessi rappresentanti Uspp fanno appello anche “alle autorità politiche regionali e locali ricordando loro che in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni nonostante l’impegno del Governo a stabilizzare il sistema”:
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