Caporalato, maxi-operazione nei campi piacentini: scoperti venti operai irregolari

14 Agosto 2024 16:44

Quasi mille aziende controllate, oltre la metà risultate irregolari: è questo il bilancio di una vasta operazione di contrasto al caporalato condotta dai carabinieri su tutto il territorio nazionale dall’1 al 10 agosto. La campagna, che ha coinvolto squadre ispettive formate dai militari dei reparti territoriali e da personale specializzato del nucleo per la tutela del lavoro, ha portato alla luce numerose violazioni delle normative sul lavoro.

L’operazione ha interessato anche il territorio piacentino, dove i carabinieri dell’ispettorato del lavoro e i carabinieri di Cortemaggiore hanno effettuato ispezioni su alcuni fondi agricoli nel comune di Carpaneto. Al centro delle indagini, un imprenditore indiano, classe 1971, gestore di una ditta che operava su vari terreni nella Bassa Piacentina. Durante i controlli, sono stati scoperti venti operai non in regola: sei di loro erano irregolari, privi di permesso di soggiorno, mentre altri tredici lavoravano senza alcun contratto.
L’operazione ha portato al sequestro di tre furgoni utilizzati per il trasporto degli operai e all’elevazione di sanzioni per oltre 65mila euro. L’attività della ditta è stata immediatamente sospesa.

LA MAXI-OPERAZIONE IN ITALIA

A livello nazionale, invece, sono stati emessi 145 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, di cui 75 per “lavoro nero”, 41 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e 29 per entrambe le violazioni. Inoltre, sono stati irrogati 144 provvedimenti di diffida e elevate 848 prescrizioni amministrative.

In relazione alle condotte penalmente rilevanti, 486 persone sono state denunciate per varie violazioni. Tra queste, 19 persone sono state denunciate per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, noto come “caporalato”. Le condotte delittuose sono state accertate in diverse province italiane, tra cui Piacenza, e hanno permesso di liberare dallo sfruttamento 50 lavoratori.

L’operazione ha infine portato all’elevazione di sanzioni e ammende per oltre 4,9 milioni di euro e al sequestro di tre furgoni utilizzati per il trasporto dei braccianti agricoli nei campi.

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