Vaiolo delle scimmie, circa cento vaccinati a Piacenza: “Non è un nuovo Covid”
21 Agosto 2024 02:46
Circa un centinaio di persone hanno ricevuto il vaccino contro il vaiolo delle scimmie nel nostro territorio. Lo riferisce la dottoressa Alessandra Rampini, direttore di Igiene e sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza, interpellata da Telelibertà per fare chiarezza su questa infezione virale. “Il ministero della Salute ha emanato una nuova circolare che riporta le indicazioni di allerta riguardanti questa epidemia, che interessa principalmente l’Africa, ma che richiede attenzione anche a livello locale” spiega Rampini.
Nel Piacentino, i primi casi di vaiolo delle scimmie si sono registrati nel 2022, con sette infezioni. “Nel 2023 non si è verificato alcun caso, mentre quest’anno ne riscontriamo due, ma si tratta sempre della variante Clade 2, quella meno infettiva” aggiunge.
Rampini sottolinea che “qui c’è un livello di sorveglianza adeguato e, soprattutto, un’educazione sui comportamenti corretti da tenere“. I sintomi del vaiolo delle scimmie includono febbre alta, dolori osteo-articolari, spossatezza, la comparsa di chiazze rosse e croste simili a quelle della varicella. Spesso si osserva anche un rigonfiamento dei linfonodi e delle aree maggiormente interessate dal contatto, ovvero i genitali esterni e la zona intorno all’ano, dato che la malattia si trasmette prevalentemente per via sessuale”.
La dottoressa avverte inoltre di prestare attenzione ai viaggi, specialmente per chi pratica turismo sessuale. Rampini chiarisce inoltre che “la vaccinazione è raccomandata per coloro che hanno comportamenti a rischio, come l’amore libero senza particolari precauzioni. Il vaccino può essere somministrato anche agli immunodepressi, è gratuito, e ci si può rivolgere all’Ausl di Piacenza, dove gli addetti mantengono il segreto professionale”.
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