“Piacentino dell’anno”, Malgioglio: “Condivido il premio con i miei ragazzi”

23 Agosto 2024 09:06

Lorenzo, Michela, Antonio: sono tre degli “angeli”, come li chiama lui, che Astutillo Malgioglio assiste da una vita, quella che ha deciso di dedicare un po’ al calcio e tantissimo a chi soffre.
Una ”passione” che nell’inquinatissimo mondo del calcio gli è costata più di un’offesa: lo accusavano di pensare più ai suoi bambini che a intercettare i palloni diretti alla sua porta, lo facevano alcuni tifosi (molto pseudo), lo ha fatto anche un suo ex-allenatore.
Tirare dritto non gli è costato molto: gli piaceva lanciarsi a terra per bloccare palloni, ma anche e di più poter fare qualcosa per quei ragazzini con enormi difficoltà motorie. Distrofici, per l’esattezza.
Sabato 24 agosto Piacenza, anzi Bobbio, si ricorderà di lui: in serata gli consegneranno ilpremio “Piacentino dell’anno” in coppia con Francesca Lipeti, un’altra che agli altri, molto più che a se stessa, ha ispirato il suo modo di stare al mondo.
Come l’ha presa?
“Mi ha contattato la signora Daniela Gentili per conto dell’organizzazione. Mi ha dato una gioia vera, grande e speciale. Perché io a Piacenza ci sono nato, vivo a pochi chilometri dalla città. E, come ho già fatto per altri premi, la cosa che mi piace di più è di poterlo condividere con i miei ragazzi, le loro famiglie e tutte le persone che mi sono state e mi sono vicine. Solo così, per me, il premio acquista il suo significato. Ragazzi e persone con le quali abbiamo condiviso una parte molto importante della nostra vita. Comunque, in generale, questo premio non me lo aspettavo”.
Mai avuto dubbi, mai pensato di smettere, che magari non ne valesse la pena?
“Dubbi su quello che facevo mai, momenti di difficoltà sì, magari di sconforto. Soprattutto quelli nei quali, per altri problemi, non riuscivo a trasmettere la fiducia e la forza che si aspettavano da me. Ho avuto la fortuna di incontrare persone fantastiche, che mi hanno sempre sostenuto, da ognuna di loro ho cercato di imparare qualcosa. Ho messo la mia vita nella mani di Dio e oggi sono una persona decisamente felice, nei momenti migliori e anche in quelli peggiori”.

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