Cantiere in piazza Cittadella, verifiche di polizia locale e ispettorato del lavoro
27 Agosto 2024 17:02
Prosegue oggi pomeriggio, 27 agosto, l’allestimento dell’area di cantiere in piazza Cittadella a Piacenza da parte della ditta Gps – Piacenza Parcheggi, incaricata di realizzare il parcheggio interrato. Le tensioni, però, non sembrano placarsi: oltre alla costante presenza degli ambientalisti, che difendono gli alberi minacciati dalla maxi-opera, è intervenuto anche l’ispettorato del lavoro per effettuare alcune verifiche.
In particolare, il nucleo ha svolto un’ispezione sulla documentazione relativa agli operai e ai subappalti coinvolti. Sul posto anche la polizia locale di Piacenza, che ha riscontrato una difformità tra la posizione delle recinzioni in loco e la planimetria prevista per l’intervento, invitando gli operai a correggere la delimitazione. Eventuali inadempienze da parte del concessionario privato riguardo l’allestimento del cantiere saranno approfondite nei prossimi giorni. Nel frattempo, questa mattina, gli ambientalisti sono riusciti a bloccare temporaneamente il taglio degli alberi, da parte di una ditta, incaricata da Gps, che si era presentata in piazza Cittadella con cestello e motoseghe. È probabile che l’abbattimento di cedri e tigli sarà sospeso fino all’esito del ricorso depositato in tribunale da Legambiente, insieme a undici residenti della zona. L’udienza per la discussione è in programma il 10 settembre.
Ci sono ancora tante incertezze, dunque, nella vicenda di piazza Cittadella. Tranne una: il presidio, ormai permanente, del gruppo di cittadini e militanti ambientalisti per chiedere di fermare l’eliminazione degli alberi attorno all’ex biglietteria del trasporto pubblico. Da ieri mattina, cioè il giorno in cui è entrata in vigore l’ordinanza di modifica alla viabilità propedeutica all’avvio del cantiere, la protesta – sempre pacifica ed educata – va avanti senza sosta: i presenti si sono organizzati con bottiglie d’acqua e generi alimentari per resistere al caldo. Ma soprattutto, durante il sit-in, hanno dato prova di una grande creatività, ovviamente dai toni provocatori, a partire dall’intitolazione di ogni albero: il primo, neanche a dirlo, riporta un cartello con il nome “Katia“, un chiaro riferimento alla sindaca Tarasconi. Ecco poi le lettere che sembrano dare voce direttamente alle piante, ad esempio questa: “Sono qui da quasi settant’anni, fornisco ossigeno, mitigo la temperatura e faccio ombra, ma fra pochi giorni potrei non esserci più, per sempre”. E non c’è un epilogo della protesta all’orizzonte: “Resteremo qui, vogliamo salvare gli alberi”.
IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:
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