Morì precipitando dalla teleferica, tre gli indagati dalla procura di Verbania
28 Agosto 2024 13:06
Sono tre gli indagati per la morte di Margherita Lega, la 41enne piacentina caduta in un dirupo dopo essere rimasta aggrappata alla teleferica sulla quale stava caricando i bagagli.
La tragedia era avvenuta il 4 luglio scorso a Calasca Castiglione, nella Valle Anzasca, in Piemonte, dove la donna stava trascorrendo una vacanza con il marito e di due figli di 6 e 9 anni.
In base a quanto riferisce l’Ansa, nei confronti dei tre uomini, tutti originari nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, si indaga per omicidio colposo in cooperazione colposa: secondo i carabinieri di Bannio Anzino e i colleghi della sezione di polizia giudiziaria, che conducono le indagini coordinate dalla procura, ognuno avrebbe una responsabilità nell’accaduto.
L’impianto a fune, costruito una decina di anni fa, risulterebbe carente sotto il profilo della sicurezza e non rispetterebbe le norme in materia di impianti a fune.
Il primo indagato era il manovratore che, ignaro della presenza di una persona, aveva azionato l’impianto.
Le altre persone iscritte nel registro degli indagati sono il proprietario della baita al quale si contesta di aver indicato di utilizzare l’impianto per caricare i bagagli e il titolare della concessione dell’impianto in quanto avrebbe dovuto completare l’opera perfezionandola di tutti gli aspetti relativi alla sicurezza, già all’atto dell’istallazione avvenuta circa 10 anni fa.
Il gip del tribunale di Verbania ha disposto anche il sequestro preventivo dell’impianto per impedirne l’utilizzo ed evitare che altre persone possano correre rischi. Gli accertamenti proseguono.
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