Ferragosto in carcere: “Alle Novate il vero problema è la carenza di agenti”

30 Agosto 2024 15:08

Il problema del sovraffollamento non riguarda il carcere delle Novate di Piacenza, dove la vera emergenza sarebbe la carenza di guardie, educatori e personale sanitario. È quanto emerso da un sopralluogo all’interno della Casa circondariale piacentina condotto nei giorni scorsi da una delegazione delle Camere penali italiane e dell’Osservatorio carcere dell’Unione delle Camere penali.

L’associazione di avvocati penalisti, con in testa la vicepresidente della Camera penale di Piacenza, Romina Cattivelli, ha infatti aderito all’iniziativa nazionale Ferragosto in carcere, per mantenere un occhio vigile sulle condizioni delle strutture penitenziarie e sulle proposte normative.

“Il carcere di Piacenza – spiega Cattivelli – viaggia in controtendenza rispetto all’impietoso andamento nazionale, dove l’indice di sovraffollamento è pari al 130%, con 61mila reclusi a fronte di circa 51mila posti. Il nostro penitenziario non presenta particolari problemi legati al sovraffollamento, i detenuti attuali sono 488, quando la capienza massima è stimata sulle 416 persone. Stiamo parlando di una differenza minima. Ad allarmare è invece l’aumento dei giovani detenuti sopra i 18 anni.
È un dato molto grave, anche perché su di loro non è possibile svolgere un adeguato lavoro di rieducazione”.

Il motivo? “Semplice, mancano fondi e personale. Il sistema carcere italiano – afferma Cattivelli – non riesce più a garantirli. L’ormai cronica carenza di guardie, educatori e addirittura personale sanitario sta causando danni inimmaginabili. Pensate che alle Novate su 488 detenuti, 181 presentano disturbi psichiatrici certificati, senza contare i reclusi con fragilità psichiche non attestate ma comunque evidenti.
A tutti loro non è garantita adeguata assistenza proprio a causa della carenza di personale qualificato. Tuttavia, vorrei che fosse chiaro: tali problematiche sono a carico del sistema, non di chi si occupa della gestione del carcere, che invece sta facendo i salti mortali ogni giorno per compiere l’irrealizzabile. In questa situazione garantire adeguate condizioni di vita ai detenuti è davvero impossibile”.

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