Lingua blu bovina, a Bobbio e Gazzola primi casi di positività di tutta la regione
04 Settembre 2024 02:25
Non solo maiali: nella nostra provincia c’è un nuovo virus che minaccia, stavolta, ovini e bovini. Per la prima volta – con un caso a Bobbio e uno a Gazzola già certificati nei giorni scorsi – è arrivata la “Blue Tongue”, cioè la malattia della “lingua blu”, come quella riscontrata nei casi infetti: si tratta, in maniera meno suggestiva, della febbre catarrale degli ovini. Un morbo fortunatamente non infettivo e innocuo per l’uomo. Ma di certo una nuova rogna per gli allevatori del territorio piacentino.
La prima conseguenza è l’annullamento della mostra zootecnica prevista per lunedì prossimo 9 settembre a Bettola.
Ancora una volta la nostra provincia ha il triste primato di essere la prima a registrare casi di questo virus in tutta la Regione, esattamente come era accaduto – con effetti ben più preoccupanti – per la Peste Suina Africana.
i casi confermati
I casi di “Blue Tongue” sono stati certificati dall’Ausl di Piacenza, che sta tenendo d’occhio un paio di altri possibili focolai. Il primo caso confermato è stato segnalato nel territorio di Bobbio lo scorso 19 agosto quando, a farne le spese, è stato un allevamento di ovini.
Un altro caso sospetto si era verificato già il 16 agosto nel comune di Gazzola ma la positività è stata confermata solo dieci giorni dopo: in questo caso, si è trattato un allevamento bovino dove nessun animale ha presentato sintomi da febbre catarrale. Si tratta, infatti, di uno degli allevamenti “sentinella” dove Ausl effettua periodicamente delle analisi agli animalI per verificarne lo stato di salute: alcuni bovini sono quindi risultati infetti ma, di fatti, sono asintomatici.
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