Ponginibbi Group accoglie Alfa Romeo: “Un marchio parte della nostra storia”

14 Settembre 2024 01:30

Il marchio Alfa Romeo, che continua a rappresentare l’eccellenza italiana nel mondo, entra a far parte del Gruppo Ponginibbi. L’inaugurazione ufficiale del nuovo showroom, in via Vittime di Rio Boffalora 25, si è svolta con un evento esclusivo che ha saputo coniugare eleganza e convivialità. Tra scambi di opinioni, brindisi e momenti di incontro, l’appuntamento è diventato un vero e proprio punto di ritrovo, dove clienti, amici e appassionati si sono mescolati in un clima di costante curiosità. Durante la serata è stata svelata anche la nuova Junior, la più piccola delle crossover di casa Alfa.

Porte aperte per visitare lo showroom Alfa Romeo

Nel prossimo weekend, il 21 e 22 settembre, è in programma un “porte aperte” presso il nuovo showroom dove si potrà prendere confidenza con tutta la gamma Alfa Romeo. “Il marchio del Biscione – ha commentato l’amministratore delegato Giacomo Ponginibbi – si unisce ufficialmente al nostro portfolio Stellantis, accanto a Opel, Peugeot, Citroën e Ds Automobiles. Questa nuova acquisizione rappresenta per noi un passo significativo e un’importante conquista, un traguardo che testimonia il nostro impegno e la nostra ambizione di crescita”.

Tra i presenti non sono passati inosservati i giocatori del Piacenza Calcio, Francisco Sartore e Pietro Santarpia e quelli della Gas Sales: Simon, Ricci e Andringa. Hanno portato un saluto istituzionale i vertici di Alfa Romeo ovvero il direttore generale di Alfa Italia, Rafaele Russo, ma anche i direttori dello sviluppo rete di Stellantis Italia ed Europa, rispettivamente Marco Icardi e Danilo Annese. Il legame con Alfa Romeo, per Ponginibbi, non è solo professionale, ma assume un risvolto anche umano e familiare. «Alfa Romeo – aggiunge Ponginibbi – è parte della mia storia, del mio passato e delle radici della mia famiglia. Mio padre e mio nonno hanno dedicato gran parte della loro vita lavorativa a questo marchio leggendario”.

L’ARTICOLO DI MATTEO PRATI SU LIBERTÀ

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