Tar conferma il no ai market in corso Europa-via Einaudi: respinti i ricorsi dei titolari

14 Settembre 2024 09:05

No del Tar di Parma ai supermercati proposti in corso Europa e in via Einaudi, a Piacenza, dai proprietari delle due aree. Il Tribunale ha confermato la decisione delle amministrazioni pubbliche riunite nel Cuav (Comitato urbanistico di area vasta) – Comune, Provincia e Regione – che un anno fa ha alzato disco rosso sui due progetti che in totale misurano 4.300 metri quadrati di superficie di vendita. Così distribuiti: 1.500 mq nel supermercato di generi alimentari previsto lungo corso Europa (all’angolo con via da Caverzago e via Madre Teresa di Calcutta) nell’area di 7.500 mq delle società Novella e Immobiliare Conciliazione che fanno capo all’imprenditore Gian Guido D’Agostini; i restanti 2.800 mq nel lotto di 12.700 mq in via Einaudi accanto alla caserma Lusignani di Sant’Antonio, dove la C& P sas dell’architetto Carlo Ponzini ha avanzato richiesta di realizzare una medio-grande struttura di vendita alimentare da 2.400 mq e un’altra struttura da 400 mq per attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Il diniego ai progetti era stato motivato dal Cuav con la loro non ammissibilità alla luce dei paletti a nuove edificazioni in particolare di natura commerciale indicati negli indirizzi stabiliti dal Comune nel periodo di transizione tra vecchio (Psc) e nuovo (Pug) piano regolatore. Motivazione contestata dalle due proprietà che lo scorso gennaio hanno impugnato al Tar il provvedimento del Cuav.

Il progetto di riqualificazione del Polisportivo targato cordata Finalpa

Da tempo è compreso nella programmazione territoriale come comparto di trasformazione. Un terreno che gravita su un comparto di corso Europa, sul versante di via Conciliazione denominato Sift, che è stato completamente urbanizzato, dal momento che i lottizzanti vi hanno costruito strade, rotonde, fognature, e ceduto al Comune le aree verdi e i parcheggi, come previsto nella convenzione urbanistica, dando quindi seguito a insediamenti commerciali – il Penny Market, la Saponeria, L’isola dei Tesori – mentre è rimasto un lotto da edificare, per l’appunto i 7.500 mq su via da Caverzago.

Il Tar, come già il Cuav, ha contestato, da un lato, che la suddetta convenzione urbanistica è scaduta e, dall’altro, che per quell’area era ammessa edilizia residenziale-direzionale.

L’articolo di Gustavo Roccella su Libertà 

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