Alluvione in Romagna: 350 millimetri di pioggia, 500 volontari impegnati

19 Settembre 2024 14:00

Vigili del fuoco e volontari dell’emergenza sono partiti da Piacenza in soccorso alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna.

L’EMERGENZA IN EMILIA ROMAGNA

Una cumulata massima d’acqua caduta nelle ultime 48 ore che ha superato, in alcuni casi, i 350 millimetri, con picchi massimi, in Emilia-Romagna, nella zona tra Ravenna BrisighellaQuattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni. Oltre un migliaio le persone evacuate, cui 800 solo nel ravennate.

Sono i primi effetti della pesante ondata di maltempo causata dagli effetti del ciclone Boris che, arrivato in Italia, si è abbattuta con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese. Un dato, su tutti: nel maggio 2023 furono 400-450 i millimetri d’acqua caduta, ma in due alluvioni; ora, in un unico evento, si sono superati, in alcune aree, i 350 millimetri.

Oltre 200 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco. Colonne mobili nazionali del volontariato di Ana (Alpini) e Misericordia e delle Regioni Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Lombardia sono già operative in Emilia-Romagna con più di 500 volontari. In arrivo anche quelle di Liguria, Lazio, Marche e Umbria. L’Agenzia regionale ha immediatamente attivato più di 100 volontari.

Allerta meteo

Confermata anche per domani, venerdì 20 settembre, l’allerta rossa in Romagna e nel Bolognese per criticità idraulica e idrogeologica dovute alle gravi problematiche già presenti sul territorio, mentre nel Modenese l’allerta è arancione. Previste precipitazioni deboli sull’Appennino orientale. In considerazione delle elevate precipitazioni cumulate e di quelle previste sulle aree montane centro-orientali, i livelli idrometrici si manterranno sostenuti nei tratti montani dei corsi d’acqua e diffuse le condizioni di criticità idrogeologica. Si prevede un lento esaurimento delle piene in atto nei tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale.

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione. Sono già state predisposte tutte le azioni di presidio del territorio e allertate le sale operative dell’Agenzia.

Si raccomanda di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla seguente piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it .

Aggiornamenti costanti anche sulla pagina X e sul canale Telegram @AllertaMeteoER che ogni cittadino è invitato a seguire.

La situazione sui territori a fine mattinata

A Ravenna, desta preoccupazione la situazione del ponte ferroviario del Boncellino, sopra il Lamone. Oltre alle esondazioni dei corsi d’acqua, si sono verificate frane in Appennino, a Riola e a Casola Valsenio e ci sono frazioni isolate.

Il Lamone è sormontato a Faenza (Villanova), Traversara e Ponte Castellina.

A Forlì il Montone ha esondato, allagando i quartieri di San Benedetto e Villanova. In Appennino, critica la situazione a Modigliana, dove sono esondati i torrenti Tramazzo e Marzeno.

A Rimini, parte della città ha avuto un blackout nella notte; la frazione di Montefiore è isolata.

Tutti i fiumi del bacino del Reno, parte destra sono sotto osservazione. Nel bolognese, si sono verificati allagamenti causati da Idice, Quaderna e Sillaro in più punti. Per quanto riguarda l’Idice, grazie alla “finestra” creata con il cantiere si sta gestendo la piena in modo controllato.

Oltre all’Idice, Lamone, Montone, Marzeno, Senio, Sillaro ha superato la soglia 3 il Tiepido, a Fossalta (Mo) in un punto.

La rete dell’Emergenza urgenza 118 di Piacenza è stata allertata dalla Regione Emilia-Romagna per la situazione meteo e l’alluvione in corso. È stato concordato l’invio immediato di due mezzi, uno per ciascuna delle associazioni, nei luoghi dell’alluvione. Il sistema piacentino è in allerta e pronto a inviare, se ce ne sarà necessità, ulteriori risorse a Bologna e in Romagna. Sono inoltre stati predisposti turni per assicurare il cambio dei mezzi e dei volontari già partiti, in base all’evolversi della situazione.

 

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