Piazza Cittadella, il giudice salva gli alberi. Il Comune: “Il progetto va avanti”
24 Settembre 2024 15:59
“Astenersi dall’abbattimento delle piante ad alto fusto”. Lo ha stabilito il giudice Antonino Fazio dopo il ricorso presentato da Legambiente e undici residenti in opposizione al taglio dei cedri e tigli presenti in piazza Cittadella, intervento previsto per poter avviare la costruzione del parcheggio interrato, maxi-opera che la giunta Tarasconi ha tentato di sbloccare dopo oltre dodici anni di attesa.
La ditta privata può presentare un reclamo contro la disposizione del giudice. Quest’ultimo esorta Piacenza Parcheggi, inoltre, ad “astenersi da ogni condotta idonea a danneggiare le piante, in particolare le loro radici, i tronchi e i rami delle stesse, adottando – nell’esecuzione delle opere edili – ogni conseguente doveroso accorgimento”. Nell’ordinanza, il giudice inquadra la “rilevanza dell’ambiente come valore costituzionale” e sottolinea “l’inserimento della sua tutela nelle norme più importanti, diremmo identitarie, dell’ordinamento costituzionale” che perciò “lo configura non più quale semplice bene-interesse tutelato, bensì quale valore di riferimento per l’ordinamento anche in prospettiva futura”.
LA FOTO GALLERY DI MAURO DEL PAPA:
LE PAROLE DELLA SINDACA
“Prendiamo atto della decisione del giudice e come amministrazione comunale continuiamo a lavorare sul progetto complessivo di riqualificazione di piazza Cittadella e piazza Casali” le parole della sindaca Katia Tarasconi.
LA GIOIA DEI MANIFESTANTI
La notizia, neanche a dirlo, è stata accolta con entusiasmo ed emozione tra i manifestanti di piazza Cittadella, anche oggi presenti – come da ormai un mese – attorno all’ex biglietteria, sotto le chiome delle piante: “Speravamo in questo risultato” hanno detto. Visibilmente emozionato, lo storico rappresentante di Legambiente Marco Natali ha sottolineato che “dopo tante battaglie ambientaliste, questa si può ritenere portata a buon termine, e speriamo sia una molla positiva anche per il futuro dell’ex Pertite”, l’area militare tra via Primo Maggio e via Emilia Pavese di cui un folto gruppo di attivisti chiede la trasformazione in un parco pubblico.
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