Farmacia Laneri, un secolo di vita con quattro generazioni dedicate alla salute

28 Settembre 2024 12:32

La storica farmacia Laneri in corso Vittorio Emanuele, all’angolo con via Verdi, compie 100 anni e si rifà il look. Una storia lunga, di famiglia e tradizioni, una storia iniziata nel lontano 1924 con l’intraprendenza di due fratelli e che oggi continua verso le nuove frontiere del settore.

LE ORIGINI NEL ‘24

In quell’anno, Giuseppe e Lodovico Laneri acquistarono, infatti, la farmacia di via Cavallotti (attuale via Roma) e avviarono la loro attività. Il passaggio successivo avvenne 9 anni dopo, quando Lodovico rilevò le quote della farmacia dal fratello. Sempre Lodovico, nel 1946, fondò, insieme ad altri colleghi, la Federfarma Piacenza, associazione che riunisce tutti i titolari di farmacia di città e provincia.
A distanza di un decennio, nel 1956, Lodovico morì e la farmacia passò ai suoi tre figli, Annamaria, Lucia e Lodovico, i quali la vendettero anni dopo al dottor Bertuzzi. Nel 1974, la storia della farmacia Laneri non si interruppe: Lodovico, il figlio omonimo del fondatore, decise di acquistare un magazzino di distribuzione medicinali a nome Sacfa e, a fianco delle sue sorelle, proseguì la vocazione del padre e dello zio. A metà degli anni ‘80, ecco che la famiglia Laneri trova il posto perfetto per la propria attività, la sede che la ospita tuttora. Nel 1985, Roberto, figlio di Lodovico, acquistò la farmacia Cella del dottor Antonio e della dottoressa Anna situata sul corso: la farmacia Laneri era rinata ufficialmente, in una nuova veste, nel cuore del centro città.

LE NUOVE PROSPETTIVE

Ai giorni attuali, la farmacia continua a scrivere la propria storia, sempre all’insegna della famiglia e della tutela della salute. Per farlo, ha scelto una strada innovativa, utile a rispondere alla complessità dello scenario odierno.
“La farmacia Laneri, insieme alla farmacia Fiorani, è stata la prima a entrare a far parte di “Prosit Farma holding Spa società benefit” – spiega Rodolfo Laneri, figlio di Roberto, ma soprattutto fondatore e amministratore delegato del gruppo -. Oggi, per un farmacista indipendente, la gestione della parte aziendale della propria attività ha raggiunto un livello di difficoltà inedito. Il rischio è sottrarre il professionista del farmaco ai suoi compiti. Noi crediamo che la chiave per riuscire a mantenere il ruolo della farmacia come punto di riferimento per una comunità e primo baluardo del servizio sanitario sul territorio sia proprio la scelta del gruppo. Il futuro viene dall’aggregazione”.

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