Ucraina, inaugurato l’oratorio-rifugio dedicato a Elisa e Costantino
28 Settembre 2024 12:50
Due mamme partono da Piacenza. Il volo fino a Budapest, poi un pullman, per otto ore, per attraversare la dogana in Ungheria, dove passano solo le donne e i bambini. Antonella Gandini e Sabrina Rizzi sono mamme orfane dei figli, li cercano nel mondo.
Con loro uno zaino di cioccolatini, oltre 400 chili di aiuti alimentari raccolti dall’associazione “Allunga la tua mano” e il ricavato di tante iniziative, come i concerti a San Nicolò.
Da oltre due anni – “Mille giorni, il 7 ottobre”, correggono – dicono di sentire i figli Elisa Bricchi e Costantino Merli, morti in Trebbia insieme agli amici William Pagani e Domenico Di Canio, e di voler vivere per loro, anche se il loro cuore di madri è esploso, quella notte del gennaio 2022.
Un mese dopo, quell’anno, ad esplodere è stata una terra, l’Ucraina, dove Costantino era nato, prima di essere adottato dalla famiglia Merli-Rizzi. Ora in Ucraina, Antonella e Sabrina aiutano altre madri, che hanno perso i figli in guerra, o vivono nella paura.
Nell’oratorio-rifugio di Mukacheve, nell’Ucraina occidentale al confine con l’Ungheria, c’è ora la foto di Eli e Costi: “Il dolore non deve farci marcire. Finché li ricordiamo sono con noi”, spiegano, accompagnate da don Stefano Segalini. Ad accoglierle, nello spazio ora intitolato ai fidanzati ventenni (Elisa era di Calendasco, Costantino di Guardamiglio), padre Vasyl Pidhirskyy, che ha conosciuto Piacenza durante gli studi all’Alberoni e le prime messe celebrate a San Polo.
“Quando suona la sirena, questi spazi possono essere usati dalle scuole come rifugio. Le insegnanti hanno le chiavi. Qui abbiamo accolto tanti profughi in fuga dai territori più martoriati dalla guerra. Facciamo anche catechismo, sono spazi per tutti”, spiega.
IL SERVIZIO DI ELISA MALACALZA
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