Una pianta carnivora mai vista in Val Trebbia: l’ultima scoperta di Andrea Bianchi
02 Ottobre 2024 02:10
Questa volta non è avvenuta nel cuore delle foreste tanzaniane, dove ormai trascorre gran parte della sua vita, ma dove tutto ha avuto inizio: a casa, in Val Trebbia.
L’ultima e inaspettata scoperta del botanico Andrea Bianchi – attualmente impegnato in importanti progetti di riforestazione in Africa orientale – risale agli scampoli di questa estate, quando il ricercatore piacentino era in vacanza sulle montagne che l’hanno visto crescere e che hanno fatto nascere in lui la passione per la natura.
La scoperta riguarda una particolare specie di pianta carnivora mai rinvenuta nel Piacentino e che potrebbe aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza del ricco patrimonio di biodiversità della nostra provincia.
“Come gran parte delle mie recenti scoperte – confida Bianchi – anche questa è avvenuta per caso: ogni estate, quando torno a casa, insieme ad un gruppo di amici mi piace scendere lungo un tratto di Trebbia, costeggiando le rive o percorrendo il fiume in canoa. Nel corso dell’ultima gita ho intravisto da lontano una rupe sulla quale erano cresciute piccole piantine di un bel colore verde-giallo brillante: ho subito pensato che potesse trattarsi della Pinguicula, un genere di pianta carnivora che solitamente vive in zone più temperate e che ad oggi non è mai stata ritrovata né in provincia di Piacenza né in quella confinante di Pavia. Esiste tuttavia una varietà di Pinguicola, più precisamente la Pinguicola christinae, si rinviene nella provincia di Parma ma in ambienti piuttosto diversi, come prati umidi ad alta quota.
La Pinguicola trovata in Val Trebbia, invece, è cresciuta a bassa quota e su rocce stillicidiose: proprio questo ci fa pensare che possa trattarsi non di Pinguicola christinae, bensì di Pinguicola hirtiflora, una specie mediterranea che trova il suo habitat naturale lungo la costiera amalfitana e in Provenza. Il fatto che si trovi in Val Trebbia rappresenta un unicum davvero curioso: qui potrebbe aver trovato un habitat favorevole in periodi particolarmente propizi al suo sviluppo e potrebbe perdurare in provincia di Piacenza con una popolazione ridotta”.
Per Bianchi, particolarmente appassionato di piante tropicali, si tratta di un ritrovamento davvero emozionante.
“Scoprire in Val Trebbia una specie di questo genere è sempre stato uno dei miei sogni da bambino. Ma per avere la certezza scientifica che si tratti davvero di una Pinguicola hirtiflora dovremo attendere la prossima primavera, quando potremo osservarne i fiori. Lo farò insieme a grandi naturalisti come i piacentini Andrea Ambrogio ed Enrico Romani, autori di importanti pubblicazioni sulla biodiversità della nostra provincia e che io stesso ho studiato. Qualora dovesse effettivamente trattarsi di Pinguicola hirtiflora, seguiremo tutti gli step necessari per una pubblicazione: torneremo a visitare la popolazione nel suo periodo di fioritura e fruttificazione, depositeremo i campioni di erbario e infine potremo pubblicare su una rivista scientifica questa scoperta”
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