Libera, mandato in scadenza per Antonella Liotti: “Ti stimola e a volte ti svuota”

04 Ottobre 2024 02:15

Le sagome di sei coltelli si stagliano sul fondo scuro nel manifesto dello spettacolo “Cose di casa nostra: tracce di mafia” andato in scena il 5 luglio 2008. Le figure di sei ragazzi si intravedono nella locandina che annuncia la serata di restituzione dei laboratori del campo “E state Liberi” lo scorso settembre. Fra questi due eventi sono trascorsi 16 anni: tanti ne conta Libera Piacenza e anche la sua referente provinciale Antonella Liotti. Il suo mandato è in scadenza: sabato ci sarà l’assemblea decreterà il successore e fra i nomi papabili c’è quello di Alessandro Molari, 24 anni e iscritto a Libera da quasi dieci anni.

“è qualcosa che ti stimola e a volte ti svuota”

“Per me Libera è qualcosa che ti stimola e a volte ti svuota – ammette Liotti – alcune persone mi sono entrate nel cuore: penso a Rita Borsellino con la sua umiltà e fermezza, a Giovanni Impastato che mi ha raccontato di suo fratello mentre mangiavamo nella mia cucina o al magistrato Carlo Palermo che una volta ci ha “buttato” fuori da casa nostra perché doveva parlare con Giancarlo Caselli”.

“In 16 anni un unico rimpianto”

“Ma ricordo anche con grande tristezza le camionette della polizia fuori dal Comune l’1 luglio 2019, dopo l’arresto del presidente Giuseppe Caruso per mafia, chiamate per timore di un nostro gesto violento dato che eravamo presenti in consiglio” spiega.
In 16 anni un unico rimpianto: “Siamo riusciti a portare nelle mense scolastiche la pasta di Libera due volte al mese: oggi viene servita una volta all’anno – fa notare – è un peccato”. Ma per le amarezze non c’è tempo: “Già sto lavorando ad altri progetti – abbozza – ma in Libera continuerò a rimanere, come associata”.

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