Errati, mancanti o caotici: i casi di cartelli a “ostacoli” sulle strade di Piacenza
08 Ottobre 2024 05:14
Abbattuti e mai ripristinati. Poco chiari e confusionari. Accalcati e coperti l’uno dall’altro. Alcuni cartelli stradali nella nostra città generano una buona dose di caos tra l’utenza stradale. Le segnalazioni indirizzate alla nostra redazione riguardano gli scorci di “giungla” della segnaletica che talvolta solleva più di un dubbio tra automobilisti, pedoni e ciclisti, causando anche un’errata informazione alla cittadinanza e ai turisti.
Un esempio emblematico si trova a barriera Milano, una delle principali porte di accesso alla nostra città: un pannello fornisce indicazioni per lo “Sportello per il rilascio delle autorizzazioni al transito nella zona traffico limitato”, segnalando che si trova in piazza Cittadella. Peccato che il servizio sia stato trasferito da tempo alla Farnesiana. Il consigliere comunale di minoranza Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) denuncia: “Confusione, mancanza di governo del territorio, assenza di controlli adeguati. Possibile che nessuno si sia accorto che ciò che indicano questi cartelli è falso? Clamoroso quello per piazza Cittadella: quel servizio è stato trasferito anni fa in un altro luogo. Io me ne sono accorto correndo per la città”.
Un altro caso si presenta in viale Malta, all’incrocio con via Venturini e via Beverora, dove il segnale marrone delle attrazioni turistiche non è preciso: tutto diritto per i musei civici di palazzo Farnese, anche se l’edificio storico si trova invece verso sinistra. Certo, al successivo incrocio si può svoltare sul Corso per proseguire verso piazza Cavalli, piazza Cittadella e palazzo Farnese, ma vale solo per i pedoni, mentre gli automobilisti non possono accedere al centro storico.
E ancora: dopo la rotatoria tra il ponte di Trebbia e Sant’Antonio manca un cartello importante, abbattuto tempo fa e mai ripristinato. All’imbocco di via Emilia Pavese dovrebbe esserci il segnale del divieto di transito per i mezzi pesanti, che sarebbero tenuti a percorrere la parallela via Einaudi. Poco prima della rotatoria c’è un grosso pannello che indica il divieto per i veicoli superiori a 3,5 tonnellate sulla via Emilia, ma – oltre a non essere ripetuto all’inizio della strada – è coperto da altri cartelli che lo rendono praticamente inutile.
All’inizio di via Tramello, un piacentino segnala un’altra fonte di confusione: il cartello di divieto di sosta precede la fila di posti auto con strisce bianche, cioè gratuiti. Un controsenso? In realtà, ci sono simboli che indicano l’eccezione per moto e auto, ma “un unico cartello con il divieto per camion e autotreni sarebbe più comprensibile”, come suggerisce un residente. E un altro esempio di questa “giungla” emerge alla rotonda tra via Caorsana, via del Capitolo e via Ongina, nei pressi del cimitero urbano: “Ci sono ben tre segnali di divieto di accesso in direzione dello stabilimento Cementi Rossi, che generano parecchio caos nella circolazione, pur essendo corretti”.
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