Maltrattamenti in famiglia in val d’Arda, bracciante agricolo 50enne a processo
11 Ottobre 2024 09:47
“Con il mio patrigno rapporti devastanti, alzava le mani tutti i giorni, una volta mi ha scagliato contro il termosifone provocandomi lividi alla schiena e a un braccio. Io andavo a scuola e lavoravo, il mio stipendio (in nero era di poche centinaia di euro) se lo prendeva lui. Io mi dovevo alzare tutte le mattine alle 5 per sbrigare i lavori di casa, alla fine attraverso i servizi sociali sono stata affidata ad altra famiglia”.
E’ la testimonianza di giovedì in tribunale di una ragazza piacentina ad un processo che vede imputato un cinquantenne piacentino, bracciante agricolo, di maltrattamenti in famiglia per fatti avvenuti in Val d’Arda fra il 2014 e il 2020.
“Mia madre una volta fu colpita con un bastone alla pancia, era incinta lui gridava che il figlio che aveva in grembo non era suo per quello l’ha colpita” ha detto ancora la testimone che all’epoca dei fatti era minorenne. Fra i testimoni anche l’ex moglie che ha detto: “Eravamo andati a vivere insieme una decina di anni fa, all’inizio era gentile ma poi tutto è cambiato, era sempre aggressivo una volta mi ha spinto giù dalle scale, mi insultava di frequente”.
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