Doppio lutto a Settesorelle, il sindaco: “Luigino e Renzo erano persone in gamba”

15 Ottobre 2024 10:01

A Settesorelle vivevano solo in quattordici sabato, e non tutti per tutto l’anno. Da ieri sono rimasti in dodici, perché il campanile della chiesa di San Michele ha dovuto suonare mestamente ‘da morto’ per due volte in poche ore e nessuno ci riesce a credere. Dopo il 71enne Luigino Maccini, trovato senza vita sabato sera nella sua legnaia, anche Renzo Molina, 76 anni, ha finito i suoi giorni domenica mentre rientrava a casa dalla castagnata nella vicina Bore dove era andato proprio per tirare il fiato dopo il dolore e le lacrime per la perdita dell’amico: lo hanno trovato ieri mattina che già non respirava più nella sua auto, finita fuori strada in un dirupo domenica sera, nel buio della zona.

Due croci in un paese così piccolo – due croci di due amici veri, “due lupi solitari” – sono un segno meno demografico pesantissimo nell’Appennino: “Soprattutto perché Renzo, come Luigi, era una persona in gamba, buona d’animo. Se c’era bisogno di qualcosa lui era pronto sempre a dare una mano”, spiega il sindaco di Vernasca Gianluigi Molinari.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

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