Don Borea “caduto per la libertà”: ripulita la targa deturpata a Piacenza
23 Ottobre 2024 01:45
A volte accade. Una targa di una strada, intitolata a un “caduto per la libertà”, resta deturpata e illeggibile per mesi.
Un cittadino lo segnala, scrive una lettera, ma tutto cade nell’indifferenza. A distanza di sei mesi non ci si arrende: il degrado della targa dedicata a don Giuseppe Borea che dà il nome a una via trasversale di via Farnesiana a Piacenza è stato segnalato su Libertà lo scorso lunedì.
Due giorni dopo la targa è stata ripulita e risistemata. A sottolinearlo con soddisfazione è Giuseppe Borea, nipote di quel sacerdote che fu parroco di Obolo e venne ucciso il 9 febbraio 1945 dai nazifascisti.
“Siamo molto contenti – spiega Borea – e ringraziamo l’amministrazione comunale che ha provveduto a sistemare la targa, ripulendola. Ora finalmente il nome di don Borea si legge distintamente e la superficie della targa è stata ripulita. Come gruppo noi continuiamo ad attendere l’apertura del processo di beatificazione di questo sacerdote che è stato barbaramente ucciso”.
Cappellano della Divisione partigiana “Val d’Arda”, comandata dal colonnello Giuseppe Prati, don Borea fu catturato dai fascisti il 27 gennaio 1945 e condannato a morte: rifiutate la sedia e la benda, il cappellano perdonò i suoi carnefici. Colpito da otto pallottole, fu finito con un colpo alla nuca.
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