Tredicenne morta, dopo l’interrogatorio torna a casa il ragazzo che era con lei

26 Ottobre 2024 10:32

È stato interrogato per ore nella caserma dei carabinieri il giovane che si trovava con Aurora Tila, la 13enne morta dopo essere precipitata dal settimo piano di un palazzo di Piacenza. Al termine dell’interrogatorio il 15enne è potuto tornare a casa. Tutte le ipotesi sulla tragedia restano aperte. 

Le indagini degli inquirenti proseguono per far luce sul dramma avvenuto nella mattinata di ieri, 25 ottobre, in un palazzo di via IV Novembre. Era stato proprio il 15enne che si trovava con la vittima a chiedere aiuto ai vicini.  

Da una prima ricostruzione sommaria, pare che ieri mattina la giovane non fosse andata a scuola perché non si sentiva bene. Attorno alle 8.30, mentre era in casa da sola, avrebbe ricevuto la visita del 15enne: i due sarebbero poi saliti in una zona comune, una specie di abbaino al quarto piano con un terrazzo che affaccia sul cortile interno del palazzo. A quel punto nessuno sa con precisione che cosa sia accaduto.  

Al momento, le ricostruzioni sono tutte affidate al solo racconto del 15enne, ma non c’è un’ipotesi che possa essere esclusa.

Dopo aver appreso della tragedia, alcuni amici della ragazza si sono radunati sotto l’abitazione e hanno spiegato come nell’ultimo periodo la giovane fosse meno serena, forse proprio in relazione al rapporto con il 15enne.  

Non era difficile, in zona, vedere i due assieme per la strada. Insieme, come due fidanzati. Eppure non sempre erano rose e fiori tra loro. In base ai racconti dei conoscenti pare che tra di loro ci fosse una simpatia fatta di alti e bassi. Nell’ultimo periodo Aurora aveva però dimostrato l’intenzione di chiudere la loro storia.   

“Non era il tipo da buttarsi” assicurano fonti vicine alla famiglia. “Anzi, stava pianificando un viaggio a Parigi con la mamma”. Altri coetanei, allo stesso modo, la descrivono come una ragazza “assolutamente serena, sorridente e disponibile”. 

Gli accertamenti disposti dalla procura di Piacenza e dalla procura di Bologna proseguono con l’intento di “chiarire la dinamica dei movimenti della minore nelle ore precedenti alla caduta”, spiega la stessa procura bolognese per minori guidata da Giuseppe Di Giorgio.  

Il corpo della 13enne è stato portato all’Istituto di Medicina Legale di Pavia per essere sottoposto ad autopsia.

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