Sul corpo di Aurora nessun segno di aggressione, analisi del materiale sotto le unghie
29 Ottobre 2024 17:08
L’autopsia effettuata dall’Istituto di Medicina legale di Pavia sul corpo di Aurora Tila, la 13enne precipitata dal settimo piano di un palazzo di via IV Novembre a Piacenza, non avrebbe al momento rivelato nessun segno di violenza o di un’aggressione.
L’esame, effettuato alla presenza dei consulenti di parte, i medici legali Novella D’Agostini per la famiglia di Aurora e Attilio Maisto per la famiglia dell’ex fidanzato 15enne (attualmente in stato di fermo in un istituto minorile di Bologna con l’accusa di omicidio volontario), ha permesso di trovare lesioni compatibili con la caduta da quella altezza. In particolare, importanti traumi alla testa.
Non emergerebbero con evidenza, invece, segni di un’aggressione (ematomi o altro). Occorrerà attendere, però, gli esami istologici, che potrebbero fare emergere emorragie nei tessuti che non si vedono dall’analisi esterna. Si aspetta anche l’esito della Tac, che potrebbe rivelare altre fratture, anch’esse compatibili con la caduta.
Molto importanti, ai fini dell’indagine portata avanti dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Piacenza e della Procura per i minorenni di Bologna, le analisi genetiche del materiale trovato sotto le unghie della 13enne.
Intanto è stata fissata per domani mattina davanti al Gip del Tribunale dei minori l’udienza di convalida del provvedimento restrittivo nei confronti del 15enne, applicato a causa di quelli che vengono ritenuti gravi indizi raccolti nelle dai carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza.
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