Morte di Aurora, l’avvocato della famiglia: “Tragedia si poteva evitare”

01 Novembre 2024 06:30

A una settimana di distanza dalla morte di Aurora, la 13enne che venerdì scorso
è precipitata dal settimo piano di un palazzo di via IV Novembre a Piacenza, la città è ancora incredula e scossa di fronte a quanto accaduto. Per la sua morte è sospettato di omicidio il fidanzato 15enne, per il quale ieri mattina è stato convalidato il fermo e confermata la custodia in carcere dal Gip del Tribunale dei minori di Bologna.

Nel frattempo, dopo la nota del Comune che replicava a una serie di prese di posizioni pubbliche che puntavano il dito contro i Servizi sociali (accusati di aver sottovalutato la denuncia fatta dalla ragazzina pochi giorni prima di morire) l’avvocato Lorenza Dordoni che si occupa della difesa della famiglia ha spiegato – in un’intervista a Fanpage e Libertà – che la segnalazione ai Servizi sociali, in buona sostanza, avrebbe potuto disinnescare la spirale di violenza in cui la ragazzina è stata trascinata.

“È gravissimo – ha dichiarato la legale -. Parliamo di un’autorità che non deve fare verbale, ma che è tenuta a prendere appunti e a segnalare situazioni gravi, anche se non vi sono pregresse denunce. La ragazza era in affido dal 2017 e in quanto tale i servizi sociali avevano il dovere di intervenire a fronte di una preoccupazione manifestata dalla madre. Si poteva evitare una tragedia”.

Intanto, dopo aver ricevuto il nulla osta per la sepoltura, la famiglia della ragazzina ha iniziato a organizzare i funerali. Le esequie si terranno martedì 5 novembre alle 15 nel Duomo di Piacenza e a celebrarle sarà il vescovo monsignor Adriano Cevolotto.

Gli articoli di Ermanno Mariani e Paolo Marino su Libertà

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