Manovre salvavita a Star Bene: “Solo il 58% delle persone riesce a praticarle”
21 Novembre 2024 22:39
Aveva solo 57 anni il padre di Paolo Rebecchi quando è mancato a causa di un arresto cardiaco. Era il 25 settembre 2005. Il figlio, oggi coordinatore provinciale di Anpas Piacenza, non ama parlarne, ma lo ha fatto nel corso dell’ultima puntata di “Star bene”, la trasmissione di Telelibertà condotta dalla giornalista Marzia Foletti.
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Lo ha fatto perché ancora oggi in Europa si registrano circa 400mila arresti cardiaci e a salvarsi è solo l’8 per cento. A volte non ci sono soluzioni, il cuore smette di battere e non si può fare nulla: altre volte invece le manovre salvavita possono fare la differenza. Peccato che solo il 58 per cento delle persone riesce a praticarle e solo il 20 per cento usa il defibrillatore.
Dati sconfortanti, questi, di cui si è parlato in trasmissione con l’oncologo Luigi Cavanna, il coordinatore della formazione di Croce Bianca Matteo Ghizzoni, la formatrice di Anpas Renata Chiodaroli e naturalmente Rebecchi. “Ognuno di noi potrebbe salvare una vita e noi stessi potremmo essere salvati se c’è gente formata vicino a noi quando ci capita qualche cosa – fa presente Cavanna – le manovre da metter in pratica sono relativamente semplici: l’importante è avere la capacità di intervenire e chiamare aiuto”.
Su questo fronte Anpas si è molto impegnata nella sensibilizzazione.
“Come associazione sul territorio ci siamo sviluppati in modo radicale – fa presente Rebecchi – abbiamo puntato tantissimo sulla formazione dei nostri volontari ed è cambiata la consapevolezza di ciò che andiamo a fare quando siamo in divisa ma anche nella nostra vita quotidiana: è importante sensibilizzare la popolazione e le nostre associazioni lo fanno, forti di 1.400 volontari e 50 dipendenti attivi in quasi tutta la provincia per svolgere decine di migliaia di servizi per la popolazione”.
A Chiodaroli e Ghizzoni poi è spettato il compito di mostrare le manovre e l’uso del defibrillatore: “La prima cosa da fare è valutare se la persona a terra è cosciente e respira – spiega la prima – nel caso in cui non fosse così chiamiamo il 118 e iniziamo a fare il massaggio attraverso le indicazioni dell’operatore”.
“Per usare il defibrillatore occorre posizionare le piastre sul torace e poi accendere il macchinario – spiega lui – sarà il defibrillatore stesso a dare la scarica se è necessario”.
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