Omicidio a Bettola, comunità sotto shock per la morte di Nika. “Tragedia inspiegabile”
25 Novembre 2024 16:31
Una comunità sotto shock quella di Bettola, dopo l’omicidio avvenuto nel pomeriggio di domenica 24 novembre all’inizio di viale della Vittoria, la stessa via lungo la quale abitavano i protagonisti di una tragedia che ha destabilizzato l’intero paese.
Si chiamava Nikolin Nika l’uomo di origine albanese morto dissanguato dopo essere stato colpito prima al volto e poi al collo da un’arma bianca non ancora ritrovata dagli inquirenti. Ad aggredirlo sarebbe stato un connazionale di 62 anni anche lui residente a Bettola, nella stessa via dov’è avvenuto l’omicidio, arrestato con l’accusa di omicidio volontario dopo l’interrogatorio avvenuto nella caserma dei carabinieri di viale Beverora a Piacenza. Il 62enne, che ha respinto le accuse affermando che Nikolin fosse ancora vivo quando si sono lasciati nel pomeriggio di ieri, è difeso dall’avvocata Nicoletta Cozzi.
acquisiti i filmati delle telecamere di sicurezza
Nelle scorse ore i carabinieri hanno acquisito anche i filmati delle videocamere di sicurezza posizionate sopra al monumento dedicato ai migranti piacentini nel mondo e quindi a pochi metri da dove è morto Nikolin Nika.
il sindaco: “Due famiglie distrutte”
Attonito il sindaco di Bettola Paolo Negri che nella tarda serata di ieri è stato trai primi ad abbracciare e a cercare di consolare la moglie della vittima. “È angosciante dover commentare un fatto del genere – le parole del primo cittadino -. Un episodio tragico che ha inevitabilmente distrutto due famiglie perfettamente integrate nel nostro territorio. La vittima e l’aggressore pare si conoscessero. Per me è stato un vero fulmine a ciel sereno, sono arrivato sul posto qualche ora dopo, ho parlato con i carabinieri e ho incontrato la moglie anche se è stato davvero difficile trovare le parole giuste davanti alla sua comprensibile disperazione”.
A Bettola non c’è molta voglia di parlare di quanto accaduto. Diversi residenti vedendo le nostre telecamere hanno preferito rifugiarsi dietro a un “no comment” o a un “preferisco non parlare”. Altri hanno solo sottolineato la grande sorpresa di ritrovarsi catapultati in una vicenda così delicata. Un abitante della zona, che preferisce rimanere anonimo, ha definito i coinvolti come “brave persone che lavoravano e vivevano da anni qui a Bettola – le sue parole -. Siamo sconvolti, certi fatti non dovrebbero mai accadere”.
Il bar dopo la tragedia resta chiuso
Mentre proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, il proprietario del bar davanti al quale si è consumato l’omicidio ha preferito tenere chiuso il locale e anticipare le ferie già in programma. “Non mi sembrava il caso tenere aperto dopo quello che è successo – ha sottolineato il gestore -. Ieri pomeriggio non ero presente, la vittima non era nel locale prima del diverbio, lo conoscevo di vista e mi spiace dover commentare questa tragedia”.
“Non è facile capire quanto sia successo prima dell’aggressione” commenta l’ex sindaco di Bettola Sandro Busca: “Un fatto fortunatamente raro per una realtà come la nostra – spiega -. Può essere però un sintomo di malessere, un segnale da apprendere con l’obiettivo di potenziare maggiormente la sicurezza dei cittadini e di chi frequenta gli esercizi pubblici”.
La ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione dei fatti Nika, 42enne di origini albanesi, dopo un’iniziale discussione è stato colpito più volte prima al volto e poi al collo da un connazionale residente anche lui nel territorio comunale di Bettola.
Un paio di ore dopo la tragedia che ha sconvolto l’intera Val Nure, è stato arrestato il presunto aggressore con l’accusa di omicidio volontario. Si tratta di un albanese di 62 anni.
Nika con la sua famiglia si era perfettamente integrato a Bettola, collaborava come volontario alle feste di paese. Nessuno poteva aspettarsi una tragedia di queste dimensioni. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata, proseguono le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri.
In base alle prime informazioni raccolte, Nika e il suo aggressore avevano discusso già nel primo pomeriggio di ieri in un altro bar di Bettola, un alterco che sarebbe poi sfociato in omicidio lungo viale della Vittoria, proprio dove vivevano con le rispettive famiglie.
Si attende la convalida dell’arresto del 62enne e, quindi, il successivo interrogatorio di garanzia.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE