Viaggio tra rabbia e disservizi in montagna: “Costretto a fare la dialisi in città”

10 Dicembre 2024 04:30

Viaggio tra i disagi e i malumori delle centinaia di residenti che nel comune di Gropparello hanno passato oltre 24 ore senza elettricità e quindi al buio, al freddo e in mancanza di acqua calda. Oltre 300 le persone in difficoltà nel solo comune di Gropparello, più di 2mila in tutta la provincia, compresi i comuni di Lugagnano, Morfasso, Farini e Bettola. Uno scenario dal punto di vista panoramico fiabesco: un quadro macchiato però dall’esasperazione, i timori e la rabbia di chi tra quelle colline ci vive superando disagi e disservizi intollerabili.

Senza luce niente dialisi a casa, necessario il trasferimento in ospedale

Sveglia presto, caffè e partenza verso le decine di località e frazioni rimaste senza linea elettrica nella parte alta del comune di Gropparello. Affrontando le curve che portano a Groppovisdomo incontro Giuseppe che sta scendendo verso Piacenza. Costretto ad andare in ospedale perché, senza luce, non ha potuto affrontare il trattamento di dialisi che da qualche mese effettua in casa. “Ho chiamato tre volte Enel senza ricevere mai risposte precise – le sue parole -. Siamo senza luce dalla tarda mattina di domenica, ho dovuto prima posticipare la dialisi e poi, per non rischiare eccessivamente, prendere accordi con l’ospedale. Non sono state ore facili”.

“Isolamento inaccettabile per i nostri anziani”

A Croviano, dove la luce sarebbe tornata solo a metà pomeriggio, alcuni agricoltori del posto sono impegnati lungo la strada a mettere in sicurezza tratti compromessi dalla caduta di alberature. “La mancanza di energia elettrica lascia gli abitanti in una condizione di isolamento inaccettabile – spiega, amareggiato, il presidente della Pro loco Groppovisdomo Romano Bergonzi -. Un disagio che colpisce particolarmente la popolazione più anziana. Non si possono ignorare certe problematiche infrastrutturali”.

Il viaggio tra le bellezze e i gravi disagi della montagna termina negli uffici comunali di Gropparello dove il vicesindaco Giuseppe Previdi fa da tramite tra la popolazione e gli operatori di Enel. Tra una chiamata e l’altra confessa di aver passato anche lui la notte al freddo: “Il mio pensiero va ai tanti anziani del territorio che sono restati troppo a lungo senza luce. Una situazione drammatica”. Dall’altra parte della piazza, al bar un gruppo di residenti che si scaldano dopo la nottata passata al gelo: “Prima di pensare ai turisti ci sarebbe da garantire i servizi minimi a chi vive in questi territori” il coro unanime. Ecco le ferite della montagna. Una parte di provincia che si sente tradita.

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