Guarnieri, fisico teorico: “Torno in Italia per restituire ciò che mi è stato dato”
14 Dicembre 2024 09:45
“Sono tornato in Italia perché amo il mio Paese e perché voglio restituire ciò che mi ha dato investendo sulla mia formazione. Ho scelto di proseguire il mio percorso di ricerca all’Università di Pavia perché offre un ambiente scientifico di grande stimolo e spessore umano, e qui spero di poter dare un contributo allo sviluppo della Fisica Quantistica in Italia”.
Così Giacomo Guarnieri, fiorenzuolano, 36 anni, fisico teorico, vincitore di una delle 36 borse del programma “Rita-Levi Montalcini” per il rientro dei cervelli.
Ha scelto Pavia, dopo anni vissuti nelle Università di mezza Europa. Dopo il diploma al liceo scientifico di Fiorenzuola, Guarnieri ha studiato Fisica a Milano, dove nel 2017 ha completato il dottorato. Ha costruito una carriera internazionale di successo prima come Research Fellow al Trinity College di Dublino e poi come vincitore di un prestigioso grant Marie Skłodowska-Curie Actions alla Freie Universität di Berlino. Ha quindi vinto una delle borse di studio “Montalcini” istituite dal Ministero dell’Università, il che gli permetterà di diventare professore associato nei prossimi anni. L’ambizioso progetto che lo vede come capofila è intitolato “Teseo – TErmodinamica di preciSione e teoria dell’informazionE in dispOsitivi quantistici”.
Il nome scelto come acronimo viene dalla mitologia antica: “In omaggio a mia mamma (Donatella Bracchi, girà direttrice del teatro di Fiorenzuola, ndr) che è una classicista”. Guarnieri si dice debitore della formazione ricevuta in famiglia e nelle scuole italiane, dalle elementari al liceo. Si è anche diplomato al pianoforte al Conservatorio Nicolini di Piacenza. “E ancora suono per la mia cerchia di amici”.
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