Il progetto formativo del corso infermieristico presentato a Singapore
14 Dicembre 2024 12:33
Un innovativo progetto formativo che ha coinvolto gli studenti del corso di infermieristica dell’Università di Parma e di Piacenza non più nella veste di semplici osservatori ed esecutori delle direttive dei propri tutor, ma protagonisti diretti della gestione del paziente.
L’iniziativa è stata presentata a Singapore, nell’ambito della nona edizione della conferenza internazionale dedicata alla formazione infermieristica. La relazione orale presentata dal professor Antonio Bonacaro dell’Università degli Studi di Parma ha destato molto interesse e si basa su un’idea curata da Cinzia Merlini, direttore delle attività didattiche del Corso di laurea in Infermieristica, con le tutor Pierangela Pompini, Chiara Canini, Girolama Gaia Carlucci e Nunzia Montesanto, in stretta collaborazione con Maria Gaetana Droghi, responsabile dell’innovazione e sviluppo organizzativo delle professioni sanitarie, dell’Ausl di Piacenza.
“La sinergia tra formazione universitaria e organizzazione aziendale – evidenzia Andrea Contini, direttore assistenziale – è fondamentale per la costruzione di un progetto di tirocinio che integri conoscenze teoriche e competenze pratiche, rispondendo alle sempre più complesse esigenze del Servizio sanitario e favorendo una crescita professionale orientata alla qualità dell’assistenza”.
Avviato nel 2023 con un gruppo di 22 studenti del secondo e terzo anno impegnati nella Neuro-riabilitazione di Fiorenzuola, il progetto è stato ampliato nel corso di quest’anno con 33 studenti – erano presenti anche ragazzi del primo anno – impegnati nello stesso reparto della Val d’Arda e in Geriatria di Piacenza.
“Questo approccio rappresenta un’innovazione nel campo della formazione infermieristica – racconta Merlini, che ha fortemente voluto ed elaborato il progetto, in concerto con la Direzione delle professioni sanitarie di Piacenza,- che vede la nostra realtà pioniera in questo modus operandi con pazienti veri di area medica con carico assistenziale elevato che vengono gestiti dagli studenti con una presa in carico diretta sviluppando una pianificazione assistenziale, il tutto, ovviamente, sotto la stretta supervisione e responsabilità dei tutor e dei professionisti, che, però, hanno un ruolo di osservatori e non di decisori in prima battuta. Nato da un’attenta analisi della letteratura relativa all’apprendimento clinico dello studente, questo progetto ha previsto di organizzare e formare strutturare alcune unità assistenziali dedicate, con l’obiettivo di sviluppare metodologiche didattiche capaci di integrare le conoscenze teoriche con l’esperienza sul campo, migliorando la qualità del tirocinio. Nel primo anno di applicazione, a Fiorenzuola è stata realizzata una unità assistenziale dedicata a otto pazienti. I risultati, raccolti con uno studio misto tra studenti e tutor, sono stati ottimi e anche le persone coinvolte si sono dimostrate entusiaste dell’attenzione e delle cure ricevute dal gruppo di studenti. Per questo il prossimo anno prevediamo un ampliamento del numero di studenti e delle unità operative coinvolte”.
La conferenza di Singapore ha visto anche un altro importante contributo piacentino. Massimo Guasconi, infermiere dell’Ausi di Piacenza e tutor per l’Università di Parma, ha presentato una relazione orale per indagare le potenzialità dell’intelligenza artificiale come supporto allo studio. Anche in questo caso, i protagonisti sono stati gli studenti del corso di laurea in Infermieristica, con l’obiettivo di mettere a confronto i risultati ottenuti rispetto alla preparazione classica. A Singapore l’ateneo ha allestito uno stand sull’offerta formativa, mettendo in evidenza le sedi piacentine: quella del corso in infermieristica e il master di I livello dedicato alla Ricerca per le professioni sanitarie.
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