Fiorenzuola, cinque giovani lanciano raccolta per la cella frigo dell’Emporio solidale

18 Dicembre 2024 13:45

Lanciata la campagna di crowdfunding per comprare una cella frigo per l’Emporio solidale di Fiorenzuola, il servizio di Agape (la Caritas parrocchiale) che consente alle famiglie in difficoltà di “fare la spesa” attraverso una tessera. “Tutti in frigo per donare” è il nome della campagna, ideata e confezionata sulla piattaforma Ideaginger da alcuni giovanissimi volontari dell’Emporio che si sono ingegnati per costruire un video davvero d’impatto che lancia questo messaggio: “Ogni prodotto è un dono, e la cella frigo è essenziale per conservare gli alimenti freschi che ci vengono donati per andare sugli scaffali dell’Emporio”. Gli autori del video, dei testi, della campagna di crowdfunding sono l’educatrice Martina Simeone, di 24 anni e i sedicenni Gianluigi Piano, Davide Chini, Irene Mussi e Francesco Liguori. Hanno meno di 90 anni in 5. L’obiettivo finale che si sono posti, a favore dell’associazione di volontariato per cui operano, è raggiungere i 12mila euro. Il traguardo va raggiunto entro l’11 febbraio; si dona in varie forme sulla piattaforma (https://www.ideaginger.it/progetti/tutti-in-frigo-per-donare.html) e si possono fare piccole offerte (5 – 10 – 20 euro) o donazioni più consistenti, fino a 500 euro per le aziende, che avranno così il loro logo all’interno della futura nuova sede dell’Emporio solidale di Fiorenzuola.

“Abbiamo bisogno del sostegno di tutti per raggiungere il traguardo», spiegano i giovanissimi che già sono volontari nell’attuale sede dell’Emporio, in via San Fiorenzo (presso locali in affitto), ma che già guardano al futuro, insieme al presidente di Agape Claudio Oddi. «I nuovi locali dove verrà trasferita l’attività dell’Emporio – spiegano – sono quelli in via di ristrutturazione dell’ex armadio di San Francesco (raccolta e distribuzione di abiti di seconda mano) al convento dei frati oggi di proprietà della parrocchia. Vorremmo dotare quei nuovi locali appunto di una nuova cella frigorifera per stoccare gli alimenti reperibili, mentre la cella refrigerante un po’ datata oggi in uso la lasceremmo ad esclusivo uso della mensa del povero alla Casa della Carità”. I volontari ricordano le funzioni dell’Emporio, che aiuta coloro che “trovandosi in difficoltà non riescono a far fronte a spese di prima necessità. Qualcuno può aver perso il lavoro, vivere una situazione familiare difficile o attraversare un momento critico. Con il nostro negozio solidale, le famiglie possono fare la spesa ricevendo beni di prima necessità: alimentari, articoli per la casa e per l’igiene personale e materiale scolastico. Quest’anno si sono rivolte all’Emporio solidale 144 famiglie composte da 424 persone con numerosi figli minori”.

L’articolo di Donata Meneghelli su Libertà

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