Parla l’imprenditore del biometano a Sarmato: ”Né rifiuti né cattivi odori”

24 Dicembre 2024 01:21

Così sarà l’impianto di Sarmato secondo il rendering grafico dei proponenti

“Nel nuovo impianto non finiranno rifiuti. E non ci saranno impatti negativi per il territorio e neppure emissioni maleodoranti: ecco perché gli enti lo hanno apprezzato e autorizzato”.
Dopo il via libera di Arpae al nuovo contestatissimo impianto di produzione di biometano da realizzare nell’area ex Eridania di Sarmato, a parlare è Alberto Filios, l’imprenditore agricolo che rappresenta a livello locale la società bolzanese Apis Pc1, promotrice del progetto. E che oggi rivendica la bontà di quella che dovrebbe essere un’iniziativa virtuosa per produrre biometano dagli scarti delle aziende agricole.
“Questo progetto impiegherà la migliore tecnologia disponibile per la produzione di biometano, ottenuto dalla fermentazione di biomasse vegetali – spiega – non è ammesso l’utilizzo dei rifiuti. L’insediamento non comporterà alcun impatto negativo, poiché il transito dei mezzi verso l’impianto sarà del tutto insignificante. È poi totalmente escluso che possano generarsi emissioni maleodoranti”.
Tra gli aspetti positivi elencati dalla società c’è anche la previsione di assunzione di 10 lavoratori da parte di Apis Pc1: “Da ricercare preferibilmente sul territorio, a cui si aggiungeranno gli addetti al trasporto e al restante indotto”.

L’ARTICOLO DI CRISTIAN BRUSAMONTI SU LIBERTÀ

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