Fiorenzuola, la voce tenorile di Marco Burlini incanta il pubblico e supera le barriere

26 Dicembre 2024 03:43

“Quanto è bella quant’è cara”, aria celebre dall’Elisir d’amore di Donizzetti, si è levata nel teatro Verdi di Fiorenzuola domenica pomeriggio, grazie alla voce del fiorenzolano Marco Burlini che con il canto vola, anche se è seduto su una sedia a rotelle. Accompagnato al piano dal Maestro Roberto Sidoli, che lo ha seguito per anni come suo insegnante di canto lirico, Burlini ha omaggiato tutto il pubblico numeroso riunitosi a teatro per il Concerto della Corale Città di Fiorenzuola diretta dal Maestro Chiapponi e del Coro dei Piccoli cantori. Il concerto ha devoluto il ricavato delle offerte raccolte ad A.Fa.Di, associazione famiglie disabili con sede a Fiorenzuola.

marco burlini incanta il pubblico di Fiorenzuola

Burlini ha commosso il pubblico, ma si è a sua volta commosso. “Sono stato travolto da un’emozione davvero fortissima – racconta Burlini – perché ho cantato davanti alla Corale di Fiorenzuola, che è una prestigiosissima formazione, due pezzi davvero molto belli ed ero accompagnato alla tastiera dal mio grandissimo amico Sidoli. Volevo ringraziare chi mi ha chiamato a cantare durante quel bellissimo evento. Ma volevo estendere un ringraziamento particolare a tutto il personale del centro socio riabilitativo S. Rocco di Fiorenzuola per avermi permesso di partecipare a quel bellissimo evento, ed Enrica Sottili per avermi dato un bellissimo vestito”.

Marco Burlini, con la sua voce tenorile che da bambino fu educata dalla grande soprano Eugenia Ratti, ha omaggiato anche la memoria del padre Giancarlo Burlini (morto il 10 dicembre di 24 anni fa) cantando l’Ave Maria di Schubert sempre con l’accompagnamento all’organo di Sidoli, e il “Panis Angelicus” al momento dell’Eucarestia alla messa del suffragio celebrata dal parroco monsignor Giuseppe Illica. Un omaggio in musica anche per la zia Franca Balduzzi, mancata di recente, sempre sulle note dell’Ave maria: “La musica – conclude Burlini – arriva sempre, anche là dove immaginiamo. E’ per questo che nel Paradiso ci sono i cori angelici: la musica supera tutto”.

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