La gatta Lilith abbandonata in casa: salvata e poi adottata da un carabiniere

30 Dicembre 2024 04:00

Adesso ha una famiglia, una casa, un nome, Lilith, la protagonista di una piccola e delicata storia di fine anno. Era lo scorso settembre quando, nella zona di Sant’Antonio lungo la via Emilia Pavese a Piacenza, qualcuno aveva sentito miagolare in modo insistente da dietro una finestra chiusa. Passavano i giorni e l’appartamento del condominio sembrava abbandonato, non si vedeva mai nessuno, non una finestra aperta, non una luce accesa. E il miagolio continuava, ogni giorno un po’ più debole.

Così i vicini si erano decisi a chiamare il 112 perché facesse qualcosa. Erano intervenuti tre carabinieri del Radiomobile e, quando avevano aperto la porta, si erano trovati di fronte la gattina in condizioni da brivido. Smagrita, affamata, disidratata, ancora molto piccola, i veterinari diranno che aveva non più di sette mesi: sembrava insomma che, in tali condizioni, ci fosse pochissimo da fare per lei. Il proprietario, un camionista sempre in viaggio, era stato denunciato a piede libero per abbandono di animali, mentre la gattina era stata portata in clinica veterinaria, un tentativo per salvarla dopo tanti stenti.

Il tempo e le cure hanno portato buoni frutti e la micina si è rimessa in forze. Si è però presentato il solito problema noto a tutti i gattili e canili: chi potrà adottarla? E qui torniamo a uno dei carabinieri che a settembre era entrato nell’appartamento e aveva preso in braccio la palla di pelo in fin di vita. Dopo quel giorno, passavano le settimane e il militare ogni tanto s’informava per sapere come stesse la gatta. Un pensiero fra tanti, in mezzo ai turni di lavoro, ai corsi d’aggiornamento, alla famiglia, alle spese prima delle Feste e i brindisi.

Il pensiero però ritorna, e quando la clinica ha urgenza di affidare la gattina si presenta lui, armato questa volta di trasportino e buone intenzioni per portarsela a casa. Un regalo, qualche giorno prima del Natale, per sé e per lei, a cui dà un nome nuovo: Lilith, come la mitica cantante punk che ha portato sul palco il dialetto di Centenaro, o forse come l’antica divinità collegata alla tempesta, perché l’animale ha portato affettuoso scompiglio in casa.

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