Report sulla crisi climatica, nel Piacentino due eventi estremi nel 2024

02 Gennaio 2025 10:08

In un’Italia sempre più sotto scacco della crisi climatica è l’Emilia- Romagna la regione più martoriata dagli eventi meteorologici estremi: 52 sono quelli conteggiati dal report 2024 dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente che posiziona la nostra regione in cima alla classifica, prima di Lombardia (49) e Sicilia (43).

“Di questi 52 eventi – spiega Laura Chiappa, presidente di Legambiente Piacenza – 17 hanno interessato Bologna, 13 Ravenna, 6 Reggio-Emilia, 4 Modena, 2 Piacenza, e uno ciascuno Rimini, Parma e Faenza. La situazione è preoccupante: il rapporto traccia gli eventi locali più importanti, quindi sottostimati rispetto alla quantità di eventi che stanno caratterizzando il nostro clima”.

due eventi estremi nel piacentino

I due eventi indicati nel Piacentino riguardano il Comune di Fiorenzuola: il primo, il 15 maggio dello scorso anno, caratterizzato da grandine intensa e allagamenti che hanno determinato la chiusura del casello autostradale A21 e problemi di percorrenza della tangenziale invasa da fango.

“Il secondo, del 21 maggio – spiega Chiappa – ha causato l’allagamento delle aree intorno alla logistica della New Cold, di diversi capannoni, oltre che dei campi che ospiteranno il nuovo insediamento logistico della Careco. Questi due eventi sono stati solo la punta di un iceberg ben più esteso che in quelle giornate ha interessato con piogge e grandine intensa molte altre zone del Piacentino, tutta la Bassa, e varie vallate montane, creando molti disagi e danni a campi case e strade. Purtroppo siamo da anni interessati a situazioni estreme, dalla prolungata siccità del fiume Po dal 2021 alla metà del 2023, alle alte temperature estive che caratterizzano le nostre estati, con periodi di notti tropicali sempre più lunghi. Senza considerare i danni prodotti all’agricoltura dalle grandinate intense o dai forti venti, ad esempio quello che ha interessato la fiera di Sant’Antonino il 4 luglio 2023, e dalle tante esondazioni di torrenti e canali nel 2024”.

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