A Bali pranzo di Natale con gli anolini: il piacentino Massoni conserva la tradizione
03 Gennaio 2025 16:46
Sotto il sole tropicale di Bali (dove il Natale non porta neve, ma palme) Marcello Massoni, piacentino di 56 anni trapiantato sull’isola indonesiana, ha deciso di celebrare le feste a modo suo: con una “maratona” culinaria dedicata al piatto simbolo della sua Piacenza, i tanto amati anolini.
In costume da bagno e infradito, con la brezza dell’Oceano Pacifico a fare da colonna sonora, Marcello e sua moglie Michela hanno impastato, tirato la sfoglia e sigillato meticolosamente migliaia di anolini, coinvolgendo nel processo amici di ogni angolo del mondo.
“Chiudendo gli occhi e respirando il profumo del brodo mi sembrava di essere a casa“, assicura. Anche a migliaia di chilometri di distanza, immerso in un contesto esotico e con temperature ben lontane dal gelo padano, Marcello ha così ricreato l’atmosfera calda e conviviale del Natale piacentino, dimostrando che le radici affettive non conoscono confini: quest’anno, insieme a un gruppo di amici (ormai esperti aiutanti) ha preparato ben cinquemila anolini.
“Vanno via che è un piacere, i nostri amici balinesi li adorano” dice orgoglioso. “Nonostante le temperature media si aggirino attorno ai ventotto gradi, questo piatto non poteva proprio mancare sulla nostra tavola”.
Per Marcello coinvolgere gli amici nella preparazione degli anolini è una tradizione nata nel 2001, quando si è trasferito a Bali insieme alla moglie portando con sé non solo il mestiere di ceramista, ma anche l’amore per la cucina della sua terra.
“Oggi io e Michela, partiti da un piccolo laboratorio, guidiamo un’azienda di oltre 120 dipendenti ed esportiamo ceramiche su misura in tutto il mondo. Il legame con Piacenza resta comunque indissolubile: insieme ai nostri tre figli torniamo almeno una o due volte all’anno, per riabbracciare famiglia e amici. Ci mancano gli affetti, il fiume Trebbia e la campagna. Ma il freddo e la nebbia, quelli proprio no”, scherza.
E per quanto riguarda il cibo, Marcello ha trovato la soluzione ideale: replicare ogni sapore piacentino nella sua cucina balinese. “Dagli anolini ai pisarei, passando per gnocco fritto e tortelli con la coda… Se guardiamo solo il piatto, ci sembra davvero di essere a Piacenza”.
E mentre il brodo sobbolle, Bali si tinge di tradizione piacentina, dimostrando che, ovunque ci si trovi, è possibile portare un piccolo pezzetto della propria casa con sé.
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