Fiorenzuola, dall’ex Municipio al teatro: “Vita al patrimonio”
03 Gennaio 2025 00:30
“Il patrimonio per essere conservato e valorizzato ha bisogno anzitutto di essere usato, non può rimanere vuoto. Abbiamo così puntato sulla rifunzionalizzazione di alcuni edifici, anche per intercettare fondi e contributi”. Lo evidenzia il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi con il quale abbiamo passato in rassegna gli edifici più rilevanti del patrimonio comunale, spesso risalenti ai secoli passati e bisognosi di ristrutturazione e manutenzione.
Come l’ex Municipio, che sta trasformandosi in Casa di Comunità con lavori intrapresi su mandato dell’Ausl: oltre 7 milioni di euro di intervento finanziati in parte grazie all’accordo di programma Stato Regioni 2021, sia ai finanziamenti del PNRR che impone la fine dei lavori entro quest’anno. Intanto il Comune vedrà riqualificato il vecchio Municipio in corso Garibaldi, che darà appunto ad Ausl in comodato d’uso gratuito per 40 anni.
L’attuale Municipio è invece ospitato – ormai da due decenni – nel seicentesco convento San Giovanni dove con due milioni di euro si rifà il tetto: parte dei lavori sono stati già eseguiti, parte sono previsti.
Grande investimento anche sul teatro Verdi: si stanno concludendo i lavori del terzo stralcio, sulla parte che affaccia su Largo Alberoni, e poi si dovrà partire con il quarto stralcio e con la sistemazione degli stucchi della platea.
Grandi lavori anche all’ex liceo, edificio della prima metà del ‘900 che si trova tra piazzale Taverna e piazzale D’Azeglio. Ospitò prima le scuole medie, poi il liceo che quest’anno ha compiuto 70 anni. Ora al primo piano ci sono aule del liceo (utilizzate dal periodo Covid) e aule per il Centro permanente istruzione adulti, ma al piano terra si trasferirà nel corso di quest’anno il Centro per l’impiego voluto dalla Regione. Regione che ha così contributo economicamente all’intervento, con un 645 mila euro (i restanti 237 mila per rifare facciata, infissi e intonaci, li ha messi il Comune).
L’ARTICOLO DI DONATA MENEGHELLI SU LIBERTA’
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