Qualità dell’aria, nel 2024 Piacenza “fuorilegge” con ben 40 sforamenti di Pm10

03 Gennaio 2025 14:04

Nel 2024 appena concluso la qualità dell’aria in Emilia-Romagna ha continuato preoccupare, nonostante i dati medi annuali si mantengano in linea con la variabilità dell’ultimo quinquennio. Tra le criticità principali spiccano i numerosi sforamenti del limite giornaliero di Pm10 (fissato a 50 microgrammi per metro cubo) con Piacenza in primo piano per i suoi 40 giorni di superamento registrati presso la stazione Giordani-Farnese.

Una tendenza che si protrae anche in questo 2025, con i primi due giorni del nuovo anno che nella nostra città sono stati caratterizzati da ampi sforamenti della soglia di polveri sottili.

gli sforamenti di PM10 a Piacenza e in regione

Il limite giornaliero di Pm10 è stato superato per oltre 35 giorni in tre stazioni della rete regionale, tra cui Piacenza – Giordani Farnese (40 superamenti), Modena – Giardini (52) e Carpi – Remesina (38). Nella Pianura Est, invece, i valori inizialmente sopra il limite (ad esempio Rimini – Flaminia con 40 superamenti) sono stati ricondotti entro i parametri di legge grazie allo scorporo dei contributi dovuti agli episodi di trasporto di polveri desertiche. A Piacenza, i superamenti sono stati particolarmente frequenti nei mesi invernali, come gennaio e febbraio, quando le condizioni meteorologiche hanno favorito l’accumulo degli inquinanti. Anche l’autunno ha registrato episodi sporadici di superamento, sebbene meno persistenti rispetto all’inizio dell’anno.

Il contesto regionale

A livello regionale, nel 2024 sono stati osservati miglioramenti rispetto agli anni precedenti, con una riduzione del numero complessivo di stazioni che hanno superato i 35 giorni di sforamento (6 su 43). Questo dato rappresenta un netto calo rispetto al 2020, quando le stazioni fuori norma erano 25. Tuttavia, il problema persiste in alcune aree della regione, specialmente in Pianura Ovest, dove la combinazione di traffico, attività industriali e condizioni atmosferiche contribuisce a livelli elevati di particolato.
Un elemento significativo del 2024 è stato l’impatto di eventi di trasporto di polveri desertiche, osservati in particolare tra marzo e aprile. Questi fenomeni hanno contribuito temporaneamente all’innalzamento delle concentrazioni di Pm10, ma sono stati successivamente esclusi dal conteggio ufficiale dei superamenti, come previsto dalla normativa europea.

media annuale di biossido di azoto

Per quanto riguarda la media annuale di biossido di azoto (NO2) si osserva una diminuzione delle concentrazioni misurate. Il valore limite annuale di 40 µg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni, come nel 2020 e 2022; nel 2021 e 2023 era stato superato in una stazione. Inoltre in nessuna stazione si è avuto il superamento del valore limite orario (200 µg/m3).

ozono

Per l’ozono le concentrazioni rilevate e il numero di superamenti delle soglie continuano a non rispettare gli obiettivi previsti dalla legge. Tuttavia, sebbene il periodo giugno-agosto 2024 sia stato il quarto più caldo dal 1961, non vi sono state condizioni estremamente critiche per l’ozono. Ciò è dovuto in generale alla mancanza di episodi acuti, con la presenza di temperature molto elevate intervallata da eventi temporaleschi in grado di evitare l’instaurarsi di durature condizioni favorevoli alla formazione di ozono. Questo ha determinato un minor numero di ore di superamento della soglia di informazione, con superamenti avvenuti pressoché totalmente nell’area occidentale della regione. Diffuso ancora il superamento dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana. Nel 2024 i primi superamenti dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana (massima media mobile giornaliera su 8 h – 120 µg/m3) sono stati registrati a metà aprile in diverse stazioni della rete regionale della qualità dell’aria. Una sola stazione, Alto Reno Terme – Castelluccio (BO), non ha fatto registrare alcun superamento dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana. I primi superamenti della soglia di informazione (180 µg/m3) sono stati registrati il 16 luglio.

La stagione estiva del 2024 non è stata caratterizzata da rilevanti episodi acuti di ozono, come invece accaduto in anni precedenti. Le concentrazioni di ozono hanno raggiunto anche valori elevati (superiori a 200 µg/m3) a cavallo tra luglio e agosto, ma i superamenti sono stati isolati nel tempo, non si è avuto il perdurare di concentrazioni superiori alla soglia di informazione. Infatti il numero di superamenti di tale soglia è molto basso (il numero di ore di superamento è stato di 33).
La soglia di allarme (superamento del livello di 240 µg/m3 per almeno 3 ore consecutive) non è mai stata superata.

altri inquinanti

I valori degli altri inquinanti (biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento. Le elaborazioni contenute in questa nota sono basate sui dati validati quotidianamente dagli operatori Arpae. Le procedure prevedono ulteriori controlli di qualità prima della trasmissione ufficiale dei dati alle autorità competenti, che saranno effettuati nelle prossime settimane.

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